Editoriali Politica

Una donna al Quirinale1 min read

6 Aprile 2013 < 1 min read

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Al Quirinale Emma Bonino o Stefano Rodotà

Il noto quotidiano italiano “Il Fatto Quotidiano” chiede agli esponenti Pd, Cinque Stelle e Pdl un pronostico su chi dovrebbe assumere la prima carica dello Stato. Dei tanti nomi interessanti, i più gettonati Bonino e Rodotà.

Chi lo avrebbe mai detto. I Radicali al Quirinale. Mai dire mai in Italia. Il movimento Cinque Stelle in relativamente poco tempo ha occupato un terzo del parlamento italiano, ottenendo oltre il 25 % dei voti. Sembrerà una barzelletta, ma è realtà, come la cronaca di questi giorni ci ha fatto toccare con mano. E forse così i tempi ora sono maturi anche per una donna presidente della Repubblica – sarebbe un salto di qualità non da poco, considerando la storia di questa repubblica. Però ancora non è eletta e i pronostici spesso si sbagliano. Non basta una rosa di nomi, per quanto influenti in parlamento, che si siano espressi a favore di uno o l’altro candidato, per poi eleggerlo. Il capo dello Stato rappresenta l’unità dello Stato, oltre una serie di altre funzioni importantissime previste dalla Costituzione. Ho una certa resistenza nel credere che un “Radicale” avrà la fiducia dei tanti che fino all’altro ieri hanno criticato, persino deriso le riforme promosse da Marco Pannella o Enzo Tortora. Tuttavia l’Italia è ricca d’arte e di cultura, oltre che di cambiamenti e il 2013 sembra essere l’anno delle grandi sorprese. Così, perché no, una donna “radicale” capo dello Stato.

 

 

 

 

Giornalista pubblicista, scrittore.