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Quasi un milione di euro buttati al vento2 min read

3 Aprile 2013 2 min read

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Quasi un milione di euro buttati al vento2 min read

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Bolzano capitale d’Europa? No grazie, dice il sindaco di Venezia

Di Pinuccia Di Gesaro                                                                                         04-04-2013

Bolzano

 

 

Le spese allegre dell’Assessorato provinciale alla cultura di Bolzano

 

 

 

 

 

Bolzano capitale europea della cultura vacilla. Venezia si è accorta di essere troppo zavorrata, tra Regione Veneto, Regione Friuli Venezia Giulia e Province autonome di Trento e rispettivamente Provincia di Bolzano. Venezia ha capito che col suo straordinario carico di cultura, unico al mondo, non ha bisogno di interessati sostenitori, e anzi che queste posticce stampelle la intralciano.

La Provincia di Bolzano, e in particolare l’Assessorato alla cultura in lingua italiana che è il protagonista numero uno dell’aggregazione di Bolzano in coda a Venezia, fiuta di essere scaricato e corre ai ripari. È infatti notizia di oggi una presa di posizione del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, che ha valutato con profondo scetticismo la possibilità di vittoria di un’area geografica cha va da Trieste fino a Passo Stelvio in favore di un’opzione “singola” riguardante la sola città della Serenissima. Dal cappello di Silvan oggi è quindi spuntata l’opzione Bolzano-Trento-Innsbruck. L’assessore Tommasini, vistosi cacciato in un angolo, sta infatti tentando di chiamare in ballo l’Euroregione alla quale aggregare la piccola cenerentola bolzanina.

Fin qui poco male, se però nel frattempo in questo fumoso progetto non fossero stati spesi quasi un milione di Euro in iniziative cosiddette promozionali . Scrive infatti alla nostra redazione il consigliere comunale del Partito Socialista Italiano Claudio Della Ratta che la Provincia di Bolzano nel 2011 e 2012 solo per la promozione e l’organizzazione del processo interregionale di Nord Est capitale della cultura ha sostenuto spese per 825 mila Euro”.

Ci si chiede allarmati per quale motivo sia stata spesa una spesa così ingente per una candidatura che, stando al Regolamento che disciplina il bando europeo sarebbero ammesse solo candidature di singole città e non di vaste aree.

Pinuccia Di Gesaro