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Inceneritori5 min read

6 Febbraio 2013 4 min read

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Il Movimento 5 Stelle è contrario agli inceneritori

di Alessandro Garavelli

Inceneritore-Bolzano

La democrazia diretta e la passione per la «cosa pubblica» nel programma di Maria Teresa Fortini, candidata al Senato per il MoVimento 5 Stelle.

 

 

Anche in Alto Adige il Movimento 5 Stelle si presenta alle elezioni con la sua carica politica innovativa e per molti versi contestativa che il suo leader Beppe Grillo interpreta in maniera dirompente. Capolista per il Senato è Maria Teresa Fortini, alla quale chiediamo cosa la anima nel suo impegno politico e le ragioni della sua candidatura. Per iniziare le chiediamo, molto semplicemente di presentarsi ai nostri lettori.

Innanzi tutto presentati, chi sei?

 

 

“Sono nata e vivo a Bolzano, nel capoluogo bilingue della provincia autonoma dell’Alto Adige–Südtirol. Parlo italiano e tedesco. Sposata, ho 3 figli. Lavoro part time come tecnico di laboratorio biomedico nel laboratorio di microbiologia dell’ ospedale cittadino”.

 

Perché ti candidi?

“Mi batto da lungo tempo per la tutela dell’ambiente perché ritengo che sia l’eredità di maggior valore che possiamo lasciare ai nostri figli. Mi appassiona stare con la gente e raccogliere idee, preoccupazioni, proposte. Sono per lo STOP al «consumo» di suolo e per la difesa del territorio e del paesaggio. Sono tra coloro che non vogliono la costruzione degli inceneritori, sono per la raccolta porta a porta con tariffa equa e per la riduzione dei rifiuti attraverso il recupero delle materie primarie e secondarie, per il riuso e il riciclo. La democrazia diretta dovrà essere il nuovo modo di decisione politica collettiva. Sono convinta che si debba andare verso l’applicazione del quorum zero ai referendum. Chi partecipa decide, i cittadini devono riprendersi voglia e passione di occuparsi del proprio Paese.

Nel 2006 sono stata tra i fondatori del Meetup a Bz e tra il Vday, Woodstock e il Cozza Day. Ho conosciuto questo mondo variegato, entusiasta, determinato del Movimento 5 Stelle. Sostengo convintamente un’importante economia emergente, i Gruppi di acquisto. Mi interessa l’ introduzione delle monete complementari. La «decrescita felice» è il modello economico che vedo possibile se si vuole porre un freno alla società consumistica attuale che sta aumentando il divario fra le classi sociali e l’impoverimento. Non vengono per ultime due altre mie passioni: gli animali e la montagna. Se entrerò in parlamento come portavoce del Movimento mi impegno a:

 

-tutelare e mettere in sicurezza i corsi d’acqua e porre argine al dissesto idrogeologico;

-fermare le grandi opere inutili come la TAV e gli inceneritori;

-rendere il parlamento un luogo di gente pulita, sveglia, trasparente, che non vive di politica ma si mette per un periodo ( max 2 mandati) al servizio della collettività;

-sostenere e ammodernare la scuola e la ricerca pubblica;

-contenere gli sprechi in ogni sua forma;

-far sì che l’ Italia sia veramente una nazione che ripudia la guerra;

-sostenere le economie locali, l’artigianato e la piccola imprenditoria;

-introdurre i referendum senza quorum e le proposte di iniziativa popolare ( democrazia diretta);

-diritto di nazionalità per chi nasce sul territorio italiano;

-pari diritti a chi convive e riconoscimento delle coppie di fatto.”

 

Cosa faresti nei tuoi primi 100 giorni al Senato?

“Non si può fare tutto in 100 giorni. Intanto mandiamoli via tutti quelli che ci sono attualmente e «apriamo il parlamento come una scatoletta di tonno”»: così saremo portavoce dei cittadini. Non sarà importante se andrò io o qualcun altro del M5s, l’importante è che saremo in tanti, sorridenti e determinati a togliere l’Italia dalle grinfie di chi la sta saccheggiando.

Il M5s vuole incrementare l’autonomia ed esportarla a tutte le regioni italiane, anche dal punto di vista fiscale. Un’autonomia fiscale integrale, che mantenga un fondo di solidarietà nazionale.

Però deve essere un’autonomia dei cittadini, dei comuni , delle amministrazioni, un’autonomia dal basso. Ora è un’autonomia feudale, calata dall’alto, di chi comanda, dove decidono lobby di potere e di interesse. Così i cittadini non hanno la possibilità di opporsi a progetti devastanti e costosi come l’inceneritore (140.000.000 euro) l’aeroporto (65.000.000 ) e BBT (65.000.000.000!) .

Noi vogliamo un’autonomia controllata dal basso onde evitare abusi di potere, conflitti di interesse e sprechi di risorse pubbliche.

Un’ autonomia sobria, equa e rispettosa dell’ ambiente e della salute dei cittadini, non solo patto essenzialmente economico fra poche forze politiche.

Un’ autonomia con la partecipazione dei cittadini attraverso la democrazia diretta e i referendum propositivi/quorum zero, non un pacco vuoto di norme giuridiche gestite dai partiti, ma un percorso dove il fine deve essere il bene comune e non il potere di pochi.

Non solo l’ autonomia della Provincia, anche dei Comuni e dei Cittadini.

No all’ autonomia di scambio: non ci vendiamo al miglior offerente (Berlusconi ierie Bersani oggi) !”

 

Infine, Il MoVimento 5 Stelle vuole portare su scala nazionale il modello altoatesino sulla produzione di energia idroelettrica. Cos’altro potrebbe esportare in buone pratiche la nostra Provincia?

“L’ Alto Adige è fortunatamente una terra ricca di risorse per l’energia rinnovabile come il sole e l’ acqua. Quindi proponiamo di puntare sulle rinnovabili: l’idroelettrico è un buon modello. Il business dell’energia ha però portato anche da noi ad uno sfruttamento idrico esasperato, con riduzione delle superficie idriche per altri utilizzi (pesca ecc.) da un lato, e dall’altro alla grande corsa per la gestione degli impianti, con poca trasparenza e conflitti di interesse. Un intreccio perverso che ha generato lo scandalo SEL.

Positiva nel campo energetico è l’esperienza di« CasaClima» e il programma, ancora sulla carta, della ristrutturazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Negativo e pericoloso è invece l’ idea dell’ utilizzo dei rifiuti a scopo energetico (inceneritore).”

 

Alessandro Garavelli