Perché Andriollo sindaco

Mercoledì sera al Kolpinghaus abbiamo avuto l’opportunità di sentire una voce libera e vibrante: quella di Oskar Peterlini. Il già Onorevole e oggi Professore alla LUB ha illustrato le motivazioni profonde per le quali oggi i cittadini di Bolzano sono chiamati a sostenere il candidato Sindaco Juri Andriollo al ballottaggio di domenica 18 maggio. L’avanzata delle destre in Europa porta con sé, in forme diverse ma anche più subdole, un vento di autoritarismo speso come strumento di protezione e sicurezza per la nostra gente e i nostri territori. Le azioni di Trump sulla libertà di pensiero nelle Università o i limiti all’indipendenza della Magistratura attuati da Orban sembrano essere oggi il modello al quale aspira la Presidente del Consiglio Meloni. Cosa c’entra tutto ciò, direte, con le Elezioni Comunali di Bolzano?

C’entra perché l’obiettivo della destra bolzanina è quello di fotocopiare il è quello di fotocopiare il Governo di Roma e della Provincia nel Comune di Bolzano, attuando così quella politica verticale di autoreferenza dal Governo al Comune. Dice Peterlini: riteniamo possibile mettere in pericolo i valori di convivenza, solidarietà e rispetto che noi e i nostri padri abbiamo costruito in 80 anni di libertà dal nazifascismo e di faticosa ma proficua costruzione dell’Autonomia? È pensabile mettere in mano il nostro Comune ad una maggioranza chiaramente ispirata all’autoritarismo mascherato dall’efficientismo del fare? 

Come sostenuto da Andriollo, l’obiettivo principale è investire sulle persone, sulla possibilità di dare dignità a tutti i cittadini e di curare la qualità del lavoro, in modo da evitare che il 20% dei giovani dell’Alto Adige, come riporta Peterlini, lascino la nostra terra per emigrare. Questo significa “fare” per Andriollo e per questo Oskar Peterlini e tutti i firmatari di questo breve testo vi invitano ad andare a votare al ballottaggio di domenica 18 maggio per scegliere Juri come Sindaco di Bolzano 

Insieme a Peterlini, sostengono Juri Andriollo: Michele Di Puppo, Gigi Spagnolli, Hans Widmann, Ardelio Michielli, Renzo Caramaschi, Matthias Cologna, Christoph Buratti, Ezio Facchin, Elio Cirimbelli