Club Arcimboldo, le tele di Enzo Poggio e Renzo Forti alla Piccola Galleria di Bolzano

Foto, dipinto di Enzo Poggio

È in corso fino al 7 maggio presso la Piccola Galleria di via Portici 30 a Bolzano la mostra d’arte “Antinomie Artistiche” degli artisti bolzanini Enzo Poggio e Renzo Forti.

Poggio è noto per le sue opere di “riproduzione di quadri d’epoca”. Le sue riproduzioni sono prevalentemente opere che vanno dal 1350 al 1600 e in i particolar modo scuola fiamminga, rinascimentale e arte spagnola.
Ha avuto accesso presso i vari musei per studiare da vicino le varie tecniche e colori che i grandi maestri dell’epoca utilizzavano per le loro opere. Presso la Cà dei Bezzi a Bolzano ha riprodotto 57 quadri nelle varie tecniche; dall’acquarello, matita, china, carboncino e olio dei pittori del Mitteleuropa, epoca Asburgica, quali Defregger, Mali, Carl Amonn, Anton Braith, Jakob Eberhardt,Rudolf Oberstolz ed altri che sono permanentemente esposti nella Künstler-Stube.

Le sue riproduzioni sono indirizzate ed inspirate anche da Diego Velazquez, Estoban, Murillo, Jan Vermeer, Peter Paul Rubens, Rembrandt van Rijn, Rogier van der Weyden, Albrecht Dürer, Raffaello Sanzio, Michelangelo Merisi-Caravaggio e Jan van Eyck.

Renzo Forti, pittore, grafico e illustratore di libri, dalla sua iniziale attività artistica in cui si potevano ricordare influenze del futurismo italiano, passò gradualmente, attraverso lo studio della pittura veneta del XVI secolo, ad un realismo lirico.

Il suo interesse per la pittura classica e la necessità di una moderna interpretazione dell’espressione artistica, lo hanno portato ora ad un tentativo di conciliazione tra tradizione e modernità. Ha sviluppato uno stile che mira all’essenza delle cose, esprimendo attraverso uno studio attento degli oggetti e degli effetti della luce su di essi, la loro plastica sospensione tra spazio e tempo.

Ambedue gli artisti fanno parte del Club Arcimboldo.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 15.30 alle 18.30.

Foto, dipinto di Renzo Forti