Jacopo Cosenza, classe 2000, si candida nel Movimento 5 Stelle per il Consiglio comunale del capoluogo altoatesino. Milita nel Movimento da oltre cinque anni. Prima dell’attuale esperienza si era candidato alle Provinciali nel 2023 sostenendo Diego Nicolini.
Cosenza, laureando in Scienze politiche all’Università di Genova, che attualmente insegna italiano presso una scuola superiore di lingua tedesca di Bressanone, ha già accumulato esperienze lavorative significative in ambito politico come segretario a fianco dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle Diego Nicolini e Alex Marini.
«La passione per la politica l’ho avuta sempre, già da ragazzino ero stato scelto dai compagni come rappresentante di classe», afferma con voglia di fare Jacopo, per il quale essere attivo in politica significa farsi portavoce delle istanze dei cittadini per migliorarne le condizioni.
In merito al problema più sentito a Bolzano attualmente, il carocasa, Jacopo Cosenza sottolinea che nel capoluogo altoatesino e non solo gli stipendi sono vicini a quelli del resto d’Italia con prezzi che, però, si allineano alla realtà svizzera. «Oggi, pur lavorando si rischia di non arrivare a fine mese», puntualizza Cosenza, secondo il quale bisogna mettere un limite agli affitti a breve termine. «La carenza di case a disposizione è un’emergenza sociale, non possiamo perderci in disquisizioni filosofiche sul liberismo e le limitazioni della proprietà privata», commenta Cosenza convinto che in situazioni drammatiche solo la Realpolitik debba essere la soluzione adeguata.
Jacopo Cosenza fa un profondo sospiro, poi alza il dito e precisa con determinazione che Bolzano debba riscoprire il suo autentico ruolo. «Penso a Trento, che ha una fisionomia ben precisa, ogni anno vi ha luogo il festival dell’economia, qui invece si respira un’aria stagnante». Per Cosenza il capoluogo sudtirolese manca di innovazione necessaria in grado di esprimere la sua autentica vocazione, che è bipolare: commerciale e culturale.
«Abbiamo un’Università che dopo vent’anni da quando esiste è ancora un fantasma, per nulla integrata nella realtà sociale», chiosa Cosenza, il quale ribadisce che l’Università dovrebbe essere vissuta come uno spazio comune e non come una torre d’avorio.
E veniamo alla sicurezza. Secondo Jacopo in alcuni quartiere di Bolzano il fenomeno è maggiormente avvertito piuttosto che in altri. «Ci vorrebbe una presenza di controllo capillare e stabile oppure infopoint con vigili di quartiere per rendere gli stessi più sicuri», spiega Cosenza, che è contrario a ogni forma di facile populismo e assistenzialismo. «Bisogna sostenere in modo mirato coloro che si trovano in disagio per evitare situazioni di esclusione», evidenzia Cosenza.
Infine, gli chiediamo di esprimersi riguardo alla questione della viabilità. «Bisogna assolutamente incrementare l’uso delle biciclette e dei mezzi pubblici», spiega Cosenza, che vorrebbe più ampi spazi pedonali in centro e meno macchine di turisti in città. «Non sono contrario al fatto che si usi l’auto per lavorare e per necessità, ma i turisti dovrebbero pagare per entrare in centro», è convinto Cosenza, il quale attende con ansia la realizzazione della tanto dibattuta circonvallazione stradale.