“Velocizzare i procedimenti di esproprio! La proprietà privata non è un giocattolo della pubblica amministrazione!”

In questi giorni, a Roma, la Corte costituzionale ha emesso una sentenza relativamente a una norma contenuta nella legge provinciale all’urbanistica e paesaggio. La sentenza riduce da dieci a cinque anni le immobilizzazioni a scopo di esproprio e il rilascio della dichiarazione di pubblica utilità per le proprietà private da parte della pubblica amministrazione.

L’Unione commercio turismo servizi Alto Adige accoglie con favore questa sentenza della suprema corte. “Per un procedimento di esproprio, un periodo di dieci anni, che poteva anche essere prolungato da parte della pubblica amministrazione, era decisamente troppo lungo”, commenta il presidente dell’Unione Philipp Moser, che auspica ora anche una velocizzazione dei procedimenti di esproprio.

Fino a ora, le amministrazioni pubbliche potevano immobilizzare terreni o immobili per dieci anni con un semplice atto amministrativo, senza pagare un centesimo al proprietario. Il risultato: i privati non potevano utilizzare i loro beni, non potevano svilupparli ulteriormente e spesso non potevano nemmeno venderli.

Di base, la possibilità di espropriare proprietà private a beneficio della collettività è comprensibile e spesso anche necessaria. Moser: “Se la mano pubblica decide di espropriare, deve assumersi la responsabilità e pagare il dovuto!”

“La sentenza rappresenta un passo chiaro verso una maggiore equità”, spiega Moser. “Mentre, nel caso di una concessione edilizia, i privati devono fornire quanto concordato entro tre anni – con un prolungamento massimo di altri due – finora la pubblica amministrazione poteva rimanere ferma a piacimento. E questo non è proporzionato.”

La Corte costituzionale ha emesso questa sentenza sulla base di un ricorso relativo al procedimento di esproprio dell’immobile ex Enel presso ponte Druso a Bolzano – laddove dovrebbe sorgere il nuovo museo di Ötzi. A presentare ricorso era stato il proprietario privato. Anche in questo caso, il presidente dell’Unione Philipp Moser auspica che la realizzazione del nuovo quartiere museale possa subire una decisa accelerazione.

Foto. Philipp Moser