O si vince o si esce: questa è la parola d’ordine dei Rittner Buam SkyAlps e dell’HC Meran Pircher in vista di gara-7 dei quarti di finale, sabato 22 marzo – ore 18, Ritten Arena
I Rittner Buam SkyAlps lottano da gara-5 con la scarsità di gol che ha permesso all’HC Merano Pircher di annullare due match point e di pareggiare la serie 3-3. Così la squadra che sabato vincerà gara-7 accederà alla semifinale dell’Alps Hockey League. Per chi uscirà sconfitto, invece, la stagione si concluderà. I Rittner Buam hanno accusato, in particolare, le ultime due partite: martedì hanno perso in casa 1-2 all’overtime, mentre giovedì a Merano sono stati battuti 2-0. “Le partite nella serie sono state decise da singoli episodi. Negli ultimi due incontri non abbiamo sfruttato le nostre chance. Se davanti non si segna, si prendono dei gol. Giovedì abbiamo subito un gol avversario subito dopo aver preso la traversa. È brutto, ma nell’hockey va così, specialmente nei playoff”, afferma il difensore Marco Insam commentando le partite precedenti.
Ma quello che di sicuro non manca ai blu-rossi è l’esperienza. Molti di loro hanno già vissuto situazioni del genere. Specialmente Marco Insam, che con i suoi 35 anni è uno dei Rittner Buam più vecchi e che ha innumerevoli battaglie ai playoff sul groppone. “Sabato sarà importante giocare come una squadra. Entrambi i team saranno spalle al muro, col coltello tra i denti. Sarà come una finale. Oltre a finalizzare, dovremo colpire dove fa male, buttarci su ogni puck e in ogni contrasto. Il Merano lo ha fatto bene nelle ultime due partite. Ma sono convinto che anche noi lo faremo”, puntualizza Insam e aggiunge: “Sono convinto che, se sfrutteremo meglio le nostre occasioni e daremo il massimo, andremo in semifinale”. All’ultima, decisiva partita della serie dei quarti di finale i Rittner Buam dovranno fare a meno degli infortunati di lungo corso Jakob Prast e Lois Fink. Inoltre è in dubbio la presenza di Michael Lang, acciaccato da gara-5 in poi.
Foto. Rittner Buam SkyAlps – Rittner Buam SkyAlps HC@ Max Pattis