



Venezia. Tra i “fuori Biennale”, i luoghi che ospitano alcune nazioni e gli eventi collaterali tra le calli veneziane, imperdibile lo spazio del Camerun allestito di fronte ai pontili ACTV di F.ta Nove, nel Sestriere di Cannaregio. Questo come tutti gli altri eventi “fuori-Biennale” sono accessibili gratuitamente e meritano un prolungamento della visita nella città lagunare per i visitatori della Biennale d’arte 2024.
Il tema del “Nemo propheta in patria” risuona profondamente all’interno della Biennale, dove artisti camerunesi e internazionali si uniscono per celebrare il coraggio e la diversità . Il padiglione del Camerun, intitolato “Padiglione delle meraviglie”, offre una piattaforma per esplorare le esperienze della diaspora e il potere trasformativo dell’arte.
Superando le barriere e trovando la propria voce
Al centro di questa mostra risiedono le storie di artisti che hanno sfidato le aspettative e le barriere per trovare la propria voce e raggiungere il successo a livello internazionale. Le loro opere raccontano di resilienza, di ricerca di nuove opportunità e della capacità di trasformare le esperienze in arte che ispira e commuove.
Celebrare la diversità come ricchezza
Il padiglione celebra la diversità come una ricchezza inestimabile, sfidando l’idea che la “normalità ” sia definita da norme conformiste. In un mondo sempre più¹ interconnesso, la diaspora camerunese rappresenta un ponte tra culture e visioni del mondo differenti, arricchendo il panorama artistico globale.
Un’ode alla perseveranza e all’innovazione
Le opere in mostra sono un’ode alla perseveranza e all’innovazione, dimostrando come la forza di volontà e la creatività possano superare i confini e le avversità . Il padiglione incoraggia il pubblico a riflettere sui propri pregiudizi e ad abbracciare la ricchezza che nasce dalla diversità .
Un messaggio di speranza e ispirazione
Il “Padiglione delle meraviglie” offre un messaggio di speranza e ispirazione alle generazioni future. Dimostra che, con coraggio e determinazione, è possibile superare le sfide e raggiungere i propri sogni, indipendentemente dalle origini o dalle circostanze. La diaspora camerunese rappresenta un esempio potente di come la diversità possa essere una forza trainante per l’innovazione e il progresso.
Un invito all’azione
La mostra invita il pubblico a riflettere sul significato di “casa” e sul concetto di appartenenza. In un mondo in continua evoluzione è più importante che mai celebrare la diversità e costruire ponti tra culture differenti. Il “Padiglione delle meraviglie” è un invito all’azione, un incoraggiamento a valorizzare le differenze e a creare un mondo più inclusivo e giusto per tutti.
La 60. Esposizione Internazionale d’Arte, a cura di Adriano Pedrosa, è aperta al pubblico fino a domenica 24 novembre 2024