Merano, sì alla mobilità pubblica ma con correzioni importanti

I Verdi presentano un emendamento alla delibera presentata dalla maggioranza nel Consiglio comunale di lunedì 27 novembre sul collegamento indipendente dalla strada tra Merano-Scena-Tirolo. Sono fondamentalmente favorevoli al progetto, ma chiedono la stazione a valle in via Galilei, un collegamento interrato con la stazione ferroviaria, nonché un percorso di superficie sul versante di Tirolo del Passirio.
“Siamo per una mobilità veloce, poco impattante ed economica per tutti. Ciò non è possibile se non attraverso collegamenti, con le conseguenti infrastrutture, che siano indipendenti dalla viabilità stradale. Una di queste per esempio può e deve essere il raddoppio della tratta ferroviaria tra Merano e Bolzano. Un’altra la scelta di un collegamento attraverso funicolare tra Merano, Scena e Tirolo. Gli autobus bloccati nel e dal traffico non sono una vera alternativa all’auto”, spiega Julia Dalsant, portavoce del gruppo consiliare dei Verdi. “Per questo la nostra lista sostiene da sempre la scelta di mezzi che siano indipendenti dalla mobilità su strada, quali ad esempio la funicolare, come parte integrante di un concetto globale di futura mobilità”
. I Verdi ricordano che il consiglio comunale ha approvato il proprio Masterplan già nel 2019 con i voti di Verdi, SVP, Alleanza per Merano e PD. In quel piano è già previsto un collegamento attraverso funicolare tra Merano, Scena e Tirolo con una stazione a valle immaginata presso l’attuale seggiovia in via Galilei e l’uscita del garage sotterraneo attualmente in costruzione. Nel loro emendamento alla mozione della maggioranza i Verdi ripropongono la soluzione di via Galilei, ma chiedono anche che il percorso in superficie si svolga lungo la riva orografica destra del Passirio tra le coltivazioni sul versante del comune di Tirolo. Questo per far sì che tanto l’area ricreativa di Lazago, quanto le sponde del Passirio siano preservate e continuino ad essere ciò che già sono, un luogo protetto di svago per il tempo libero di tutti/e. Lo spostamento in profondità su quel versante tuttavia ha anche la finalità di proteggere la zona, e quindi anche Merano, dai danni conseguenti a possibili innalzamenti e tracimazioni del Passirio.
Il progetto della funicolare, il contestuale potenziamento della linea ferroviaria tra Merano e Bolzano, la realizzazione della nuova stazione ferroviaria a Sinigo e l’elettrificazione del parco autobus a Merano: questi sono i presupposti per un centro cittadino libero dalla circolazione automobilistica privata e per una Merano a traffico ridotto, sostengono i rappresentanti del gruppo consiliare Verdi del Comune di Bolzano.
Ora la palla spetta alla politica, alla sua capacità e volontà di essere lungimirante per far sì che una vera mobilità pubblica prenda piede a Merano. “Purtroppo oggi ci sono molti segnali che la città stia rallentando nel suo cammino verso quel tipo di futuro. Ne sono esempio la mancanza di una decisa direzione e i contrasti in seno alla maggioranza”, osserva l’ex vicesindaco Andrea Rossi

Foto. Julia Dalsant, portavoce Gruppo consiliare Verdi@Comune Merano