Quali aumenti? Sono solo adeguamenti, la Uil Scuola risponde alla Provincia

“Sarebbero necessari veri aumenti strutturali di almeno 250 euro netti mensili. D’altronde i bancari hanno appena chiuso un contratto per 400 euro. Dal 2009 gli insegnanti non godono di questa possibilità e queste misure non coprono nemmeno l’inflazione”.  Marco Pugliese, segretario regionale della Uil Scuola Alto Adige, il quale ritiene che parlare di aumenti quando si è di fronte ad adeguamenti stipendiali è come confondere uno scudetto con la salvezza risicata.  Usa una metafora calcistica Pugliese per commentare il recente annuncio del presidente Arno Kompatscher che riguarderà 10.000 insegnanti in provincia. “Persino parlare di salario è impreciso perché si dovrebbe definire retribuzione. Ad essere precisi dovremmo dire che non sono nemmeno adeguamenti capaci di seguire l’inflazione. Dovrebbero essere più alti e l’una tantum diventare sistematica. Insomma c’è molto poco da festeggiare per un qualcosa che è meno del dovuto”- ribadisce il sindacalista.
“Poca soddisfazione, insomma. Specie alla luce dell’inflazione. Assolutamente. Nei primi sette mesi dell’anno è stata una botta considerevole dopo le difficoltà con le bollette del 2022. Nulla che questa una tantum, una goccia nel mare, possa davvero ripagare. Non a caso la Uil Scuola torna a schierarsi per un aumento reale senza conseguente aumento dei carichi di lavoro. Senza misure intermedie che confondono sui termini ma non certo sulle cifre”.
Facciamole, allora, le cifre. “Dovrebbe essere almeno di 200-250 euro netti. L’altro ieri il contratto dei bancari è stato chiuso con un aumento vero di 400 euro. Negli Stati Uniti addirittura è stato pattuito il 30% in più nel settore automobilistico. Ecco, quelle sono misure vere e non scelte di facciata che non risolvono problemi. Ovviamente questo vale per tutte le categorie e non solo per i docenti. Gli insegnanti, però, dal 2009 non hanno mai avuto un autentico aumento .
Ci sono poi degli aspetti prettamente locali che continuano ad essere penalizzanti. “Non avendo il bonus formazione – continua Pugliese – pari a 500 euro i docenti qui non si possono iscrivere ai corsi salvo pagarseli di tasca propria. Su nostra proposta era stato creato un Bonus Tecnologico per la pandemia che poi è stato erogato con un sistema diverso da quello che auspicavamo. Non ci fu alcuna card, per intenderci. Ci auguriamo che nel 2024 si apra un tavolo serio. Non servono sei mesi di incontri ma tre appuntamenti per delineare la cifra necessaria. Qui abbiamo 120 ore funzionali che vengono pagate solo in eccedenza e che, secondo le nostre statistiche, vengono esaurite dal 90% del corpo docente. Il che significa in modo inequivocabile che, di fatto, gli insegnanti altoatesini vanno sempre a scuola sia la mattina sia il pomeriggio”, conclude

Foto. Marco Pugliese