Al via la biennale estiva Idea UNIKA

Ortisei/Val Gardena. Torna l’atteso appuntamento con la biennale Idea UNIKA, che si svolgerà quest’anno fino al 15 settembre. Per la quinta volta, anche quest’estate sculture contemporanee animano artisticamente i paesi della Val Gardena per l’evento culturale dell’associazione UNIKA che presenta, nei paesi di Ortisei, S. Cristina e Selva Gardena, nuove opere di scultori associati. Turisti e passanti sono invitati a soffermarsi, a contemplare in tranquillità le opere d’arte e a riflettere sulla loro espressività.

“Che si tratti di opere d’arte figurative o astratte, di sculture o installazioni, tutte le produzioni artistiche sono assolutamente UNIKe e offrono ai visitatori l’opportunità straordinaria di sperimentare il dialogo delle varie opere con l’ambiente circostante, integrate come sono in affascinanti scenari con dimensioni e materiali diversi”, anticipa il presidente di UNIKA Matthias Kostner. “È un vero e proprio capolavoro artistico collettivo che ogni due anni arricchisce i paesi della Val Gardena”, conferma Roland Demetz, sindaco di Selva.

“L’arte gardenese ha sempre affrontato temi quali il cambiamento climatico e i suoi effetti, che gli sviluppi recenti spingono gli artisti ad affrontare in modo ancora più deciso”, riflette Andrea Baffoni, critico e storico dell’arte. Alcune opere trattano il tema della natura e della coesistenza delle persone: come quelle di Matthias Sieff, che sottolinea la virtù della pazienza come capacità di adattamento e di coesistenza. L’imponente installazione di Armin Grunt sottolinea invece la necessità di trovare un equilibrio collettivo.

Risalta l’interesse per le forme primarie ed essenziali nella titanica molecola “H2O” di Lukas Mayr, da cui sgorga acqua pura e potabile, mentre Ivo Piazza celebra il principio dell’astrazione spirituale con una perfetta colonna metamorfica. Ivan Lardschneider, invece, con un abete integrato in una colata di cemento, esprime le contraddizioni tra ciò che è naturale e ciò che è artificiale.

Chelita Zuckermann e Roland Perathoner riflettono sull’acqua come fonte di vita e di sostentamento nelle loro opere “Delfino” e “Conchiglia” e con loro Matthias Kostner, con il suo “Pescatore Fortunato” che pesca sé stesso e affonda con il suo salvagente.

L’edizione 2023 di Idea UNIKA offre un viaggio fatto di meraviglia e riflessione attraverso l’arte. Mentre le sculture di Wilhelm Senoner incarnano il dualismo uomo-donna, nelle opere di Patrick Obkircher sono il bene e il male ad essere contrapposti con forza.

Quest’anno sono dieci gli artisti che partecipano a Idea UNIKA, organizzata ogni due anni in collaborazione con i quattro Comuni e le associazioni turistiche della Val Gardena, e presentano dieci progetti in dialogo tra loro, con lo spazio pubblico e con i visitatori. Mentre S. Cristina e Selva Gardena ospitano entrambe un’opera d’arte all’aperto, a Ortisei saranno ben otto i lavori in mostra. L’esposizione, curata dal perugino Andrea Baffoni, presenta opere di Armin Grunt, Chelita Zuckermann, Ivan Lardschneider, Ivo Piazza, Lukas Mayr, Matthias Kostner, Matthias Sieff, Patrick Obkircher, Roland Perathoner e Wilhelm Senoner.

Parallelamente a Idea UNIKA, il numero “46” si trasforma in un progetto artistico. Fino al 3 settembre, nel centro di Ortisei si tiene anche una mostra in cui tutti e 46 i membri di UNIKA espongono 46 opere nella locale “sala dla mostres” per 46 giorni. Una collettiva che esprime la diversità e allo stesso tempo l’unicità dell’associazione degli artisti gardenesi. Scultura, pittura, tornitura del legno e fotografia entrano così in dialogo tra loro e diventano la vera espressione di UNIKA.

La mostra “46” è aperta tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00, ed è guidata ogni giorno da un diverso membro di UNIKA. L’Associazione Turistica della Val Gardena organizza, inoltre, una speciale visita guidata che, ogni sabato dalle 10.00 alle 12.00, offre interessanti spunti e informazioni sulle opere in mostra a “Idea UNIKA”. Iscrizioni presso l’ufficio turistico di Ortisei.

Foto/c-Werner Dejori