Nell’anno del cinquecentenario, il FAI Trentino-Alto Adige organizza una serie di appuntamenti per esplorare diverse sfaccettature della rivolta contadina che, mossa da un sogno di riscatto sociale e uguaglianza, nel 1525 scosse l’Europa Centrale, il Trentino e il Tirolo. Dal 17 maggio al 15 giugno 2025, tra Trentino e Alto Adige sarà possibile approfondire i risvolti politici, sociali e artistici di un periodo storico complesso quanto importante per il territorio attraverso cinque eventi. Per la partecipazione a ogni singolo evento è necessaria la prenotazione online ed è richiesto il versamento di un contributo.
Carlo Trentini, Presidente FAI Alto Adige saluta l’iniziativa regionale, giunta alla sua seconda edizione, soffermandosi sui risvolti della scelta dell’importante tema: “La storia è un racconto della memoria, che non solo non dovrebbe essere perduto, ma anche tutelato, valorizzato e reso il più fruibile possibile”. Anche Luciana De Pretis, Presidente FAI Trentino, evidenzia quanto siano fondamentali gli eventi di carattere storico come questo: “La storia dà strumenti per stare al mondo, per comprenderlo e per evitare di commettere gli stessi errori in futuro”, per poi approfondire il ruolo del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano: “Riteniamo che il FAI si debba fare portavoce anche della cultura immateriale, attraverso la narrazione, la ri-scoperta del territorio, l’intrecciarsi delle relazioni. Sono certa che il pubblico accoglierà con grande interesse e consapevolezza questo nuovo progetto, di cui siamo tutti estremamente orgogliosi”.
Il primo appuntamento è previsto per sabato 17 maggio 2025 a Bressanone con l’evento dal titolo “Sulle tracce della Rivolta: Bressanone e Novacella”. Qui, la Delegazione FAI di Bolzano propone, alle ore 10 presso il Palazzo Vescovile, una conferenza di approfondimento che permetterà al pubblico di esplorare il fermento socio politico che attraversava l’Europa centrale all’epoca, per comprendere le radici profonde che portarono allo scoppio della ribellione anche in Tirolo. A seguire, il convegno si trasformerà in un percorso storico (con termine alle ore 17) con visite nel centro della città sulle tracce della rivolta, fino a raggiungere l’Abbazia di Novacella, teatro di saccheggi e sconvolgimenti. Ad arricchire la comprensione, l’opportunità di visita alle mostre tematiche allestite presso la Hofburg e il Castelletto di San Michele, con documenti originali e reperti dell’epoca. Prenotazioni entro il 16 maggio sul sito dedicato.
Il secondo appuntamento si terrà venerdì 23 maggio 2025 alle ore 16 a Cavalese con l’evento dal titolo “Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme”. Qui, il Gruppo FAI della Val di Fiemme – Val di Fassa organizza un incontro alla scoperta del palazzo, ex residenza vescovile, e di alcune vicende legate ai fatti del 1525 con una chiave di lettura contemporanea. La visita sarà infatti il pretesto per introdurre la mostra che ivi inaugurerà a settembre, incentrata sulle tematiche di gestione del territorio, nuove sfide forestali e cause ed effetti della crisi climatica (tempesta Vaia e diffusione del Bostrico), per una riflessione su come oggi, ugualmente al passato, il ruolo della Magnifica Comunità risulti fondamentale nella gestione del patrimonio comune e del bosco. Prenotazioni entro il 22 maggio sul sito dedicato.
Per il terzo appuntamento si tornerà in Alto Adige, dove a Merano, sabato 24 maggio 2025 alle ore 10 e alle ore 11.30 il Gruppo FAI locale propone l’evento dal titolo “1525: le rivendicazioni in Sudtirolo”. Una rievocazione degli eventi del 1525 nell’affascinante scenario di Castel Fontana, con particolare riferimento a quanto accadde nella zona del Burgraviato, sarà seguita da un intervento del professor Siegfrid de Rachewiltz, proprietario del castello e fondatore del Museo delle arti contadine, con sede proprio a Castel Fontana.
Il quarto appuntamento avrà luogo a Borgo Valsugana, sabato 7 giugno 2025, con visite previste alle ore 10.00, 11.00, 14.00 e 15.00. Alle ore 16.00 è invece prevista una visita riservata in Lingua dei Segni (LIS) in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi (ENS) di Trento. La Delegazione FAI di Trento con “1525: di armi, fede e storia sotto il cielo del Borgo” porterà i visitatori alla scoperta del solitamente chiuso Oratorio dei Santi Rocco e Antonio Abate, eretto per voto della comunità nel 1509. Si tratta di un gioiello d’arte contenente un ciclo pittorico di affreschi di Francesco Corradi e luogo in cui, durante le rivolte, del 1525 i capipopolo di Borgo prestarono giuramento di unità. Prenotazioni entro il 6 giugno sul sito dedicato.
Quinto e ultimo appuntamento a cura del Gruppo FAI Val di Sole e Val di Non, domenica 15 giugno 2025 alle ore 10.00 e alle ore 14.30 a Cles. Con “Passeggiata nei luoghi di Bernardo Cles”, i gruppi di visitatori saranno accompagnati in una passeggiata di mezza giornata ad approfondire la storia e l’ambiente dove nacque e visse Bernardo Cles uomo di grande cultura e stratega politico, principe Vescovo di Trento dal 1515 al 1539, che dovette far fronte alla rivolta Contadina del 1525. Dal centro abitato si salirà fino al Doss di Pez, da cui ammirare Castel Cles e il lago di Santa Giustina, per poi riscendere verso il Palazzo Assessorile e la Chiesetta di Santa Maria delle Grazie, eccezionalmente aperta per l’occasione, in cui è conservato il ciclo di affreschi di Carlo Bonacina.
Immagine. Scorcio di Bressanone