Alla scoperta della terra vitivinicola dell’Alto Adige

Su invito di IDM, acquirenti britannici di vino hanno visitato le cantine locali.

Il Regno Unito è uno dei mercati vinicoli più importanti al mondo – secondo per fatturato e tra i primi cinque per volume. Tuttavia, l’amore dei britannici per il vino, cresciuto rapidamente dalla pandemia, deve essere soddisfatto quasi interamente attraverso le importazioni: si tratta di condizioni ideali per la viticoltura altoatesina per posizionarsi ancora meglio su questo mercato. Considerando le sfide globali, per i produttori di vino dell’Alto Adige è particolarmente importante ampliare la propria presenza su mercati internazionali, come quello britannico. Per questo motivo, IDM Alto Adige ha invitato alcuni selezionati acquirenti del commercio specializzato britannico a visitare il territorio. Per due giorni, i nove ospiti provenienti dal Regno Unito hanno visitato otto cantine altoatesine e incontrato 15 produttori locali, degustando anche i loro vini. L’obiettivo: presentare in maniera diretta i vini altoatesini agli acquirenti del Regno Unito.

Il mercato vinicolo britannico è in piena espansione: dalla pandemia si è sviluppato a una velocità sorprendente. I vini italiani sono particolarmente apprezzati nel Regno Unito. L’Italia guida anche la classifica dei fornitori di vino attraverso la Manica, superando di gran lunga Australia, Francia e Spagna. Nel 2023 sono stati importati vini italiani per un valore di 753,4 milioni di sterline, corrispondenti a 236,5 milioni di litri. «Le opportunità per i vini altoatesini sul mercato britannico sono attualmente eccellenti», afferma Vera Leonardelli, direttrice Business Development di IDM. «I britannici sono molto aperti verso le regioni più piccole e i vitigni locali e amano scoprire nuovi vini. Inoltre, sono disposti a spendere di più per vini di qualità. Sono anche interessati a sapere da dove provengono questi vini e come vengono prodotti. Proprio per i vini altoatesini, il legame con il territorio di origine è molto forte, e questo per noi rappresenta un grande punto di forza».

I vini bianchi sono particolarmente apprezzati dai britannici. Secondo un sondaggio di Statista, negli ultimi 12 mesi il 62% dei britannici ha consumato vino bianco, mentre il 55% ha bevuto vino rosso. «La predilezione dei britannici per il vino bianco è un grande vantaggio per noi», sottolinea Eduard Bernhart, Direttore del Consorzio Vini Alto Adige. «Dopotutto, negli ultimi decenni l’Alto Adige si è affermato come uno dei principali territori produttori di vini bianchi in Italia. Il 65% dei vini prodotti qui sono vini bianchi». Anche Bernhart è convinto che i vini altoatesini – sia bianchi che rossi – abbiano ottime opportunità sul mercato britannico.

Nove fornitori specializzati di vino sono arrivati in Alto Adige per scoprire il territorio. Hanno visitato otto cantine nella zona di Bolzano, Merano, Burgraviato, Oltradige e Bassa Atesina. Inoltre, il primo giorno hanno avuto l’opportunità di degustare i vini di altre 15 cantine e di incontrare i rispettivi produttori. Il viaggio degli acquirenti del Regno Unito, organizzato da IDM, è il proseguimento di un evento B2B che IDM aveva organizzato lo scorso anno a Londra. Anche in quell’occasione, importatori britannici erano stati messi in contatto con produttori di vino altoatesini, avendo così la possibilità di ricevere direttamente le informazioni essenziali sulla produzione vinicola dell’Alto Adige.

Foto,  IDM / Simon Buono