Alcune sere fa alcune le Pattuglie della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato sono intervenute al Centro Emergenza Freddo di via Pacinotti dove era stata segnalata la presenza di un ospite particolarmente aggressivo nei confronti del Personale di vigilanza del Centro. Intervenuti, i Poliziotti si sono resi conto che l’uomo era ubriaco, molto agitato e aggressivo.
Infatti gli addetti alla vigilanza riferivano agli Agenti che poco prima avevano sorpreso il giovane a consumare smodatamente alcolici all’interno del Centro e pertanto ne avevano disposto l’allontanamento immediato. A tale richiesta, lo straniero aveva cominciato a dare in escandescenze iniziando prima a minacciarli poi a spintonarli e a colpirli, e che per questi motivi avevano chiesto la presenza delle Forze dell’Ordine.
Anche di fronte ai Poliziotti, lo straniero – in seguito identificato per tale K. A., 36enne della Sierra Leone titolare dello status di asilo politico per vari precedenti penali e reati di furto con strappo, resistenza a Pubblico Ufficiale ed immigrazione clandestina – insisteva con il suo provocatorio atteggiamento di sfida, minacciando addirittura di bruciare il Centro.
A questo punto gli Agenti tentavano di accompagnarlo all’esterno del Centro, ma lui, per tutta risposta, prendeva a pugni in faccia e calci al basso ventre i due Poliziotti, i quali sono stati accompagnati dai colleghi al Pronto Soccorso, dove sono stati medicati per lesioni giudicate guaribili in 5 giorni.
Anche durante il trasporto in Questura il malvivente non desisteva dal suo atteggiamento aggressivo, urlando minacce di morte e sferrando calci alle pareti della “Pantera”, danneggiandola gravemente.
K. A. è stato arresto per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché di danneggiamento aggravato, e trattenuto presso le Camere di Sicurezza della Questura a disposizione della Procura della Repubblica in attesa del rito direttissimo.
Il Questore Paolo Sartori ha immediatamente sollecitato alla competente Commissione Territoriale per i Rifugiati la revoca dello status di Protezione Internazionale in modo di poter poi emettere nei suoi confronti il Decreto di Espulsione dal Territorio nazionale.