Purim, nella Sinagoga di Merano festa all’insegna di Batman

Purim è una festa gioiosa istituita in ricordo del miracolo che portò alla salvezza degli ebrei dallo sterminio progettato da Amman e narrato nel libro di Ester.
Questa importante festa viene celebrata osservando quattro mitzvot, ovvero regole di condotta. All’insegna del supereroe pipistrello amato dal piccolo Ariel erano anche i mishloach manot, i pacchi alimentari distribuiti al termine della celebrazione.

La presidente della Comunità ebraica di Merano, Eli Rossi Borestein, dove si è festeggiato il Purim ci spiega che bisogna l𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐌𝐞𝐠𝐡𝐢𝐥𝐥𝐚̀ (𝐌𝐢𝐤𝐫𝐚 𝐌𝐞𝐠𝐢𝐥𝐥𝐚𝐡) di Ester (sera e mattina). «Per compiere la mitzvà si è tenuti a sentire ogni parola della lettura, è dovere di ciascuno mantenere il massimo silenzio durante la stessa, salvo quando viene letto il nome di Amman, in questo caso si è soliti far rumore».
La Presidente della Comunità fa presente, inoltre, l’importanza di 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭 𝐋𝐚𝐄𝐯𝐢𝐨𝐧𝐢𝐦, vale a dire, l’invito a fare donazioni ad almeno due bisognosi, ma anche del 𝐌𝐢𝐬𝐡𝐥𝐨𝐚𝐜𝐡 𝐌𝐚𝐧𝐨𝐭, quindi di inviare almeno due cibi ad amici e parenti e del 𝐒𝐞𝐮𝐝𝐚𝐭 𝐏𝐮𝐫𝐢𝐦, la preparazione del banchetto di Purim, ovvero un pasto abbondante.

«Tranne la lettura della Meghillà, che si legge anche di sera, queste mitzvot vanno tutte osservate durante la giornata, prima del tramonto», spiega Rossi Borenstein, la quale precisa che quest‘anno il Purim è stato festeggiato e dedicato ai piccoli Bibas, strangolati a Gaza, che tanto amavano Batman. «Resteranno per sempre nei nostri cuori insieme a tutti i chaialim caduti per la nostra difesa e tutti i rapiti».