Renate Holzeisen, consigliera provinciale di Bolzano del Gruppo Consiliare VITA prende posizione contro le lettere dei Sindaci altoatesini che hanno sollecitato i genitori a iscrivere i loro figli, nati tra il primo maggio 2020 e il 30 aprile 2021, tra l’8 e il 16 gennaio dell’anno prossimo alla Scuola dell’infanzia, oppure di presentare una dichiarazione sostitutiva con la quale dichiarano di svolgere attività educative conformi alle rispettive indicazioni provinciali per le scuole dell’infanzia nell’Alto Adige. Holzeisen fa, inoltre, presente che i Sindaci nelle loro sollecitazioni affermerebbero che il rispetto delle disposizioni sull’obbligo vaccinale pediatrico sarebbe una condizione per la frequenza della scuola dell’infanzia anche nell’anno obbligatorio, e che gli esercenti la responsabilità genitoriale dei bambini che non adempierebbero all’obbligo vaccinale, sarebbero tenuti a presentare una dichiarazione sostitutiva.
La Consigliera di Vita fa notare che i Sindaci annuncerebbero di agire in base alla delibera della Giunta provinciale n. 1111/2024, secondo la quale “i bambini che non rispettano” le disposizioni relative all’anno obbligatorio di scuola dell’infanzia verrebbero segnalati dal Comune alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Secondo quanto rilevato dall’avvocato Renate Holzeisen questo varrebbe anche in caso di mancato rispetto della vaccinazione pediatrica obbligatoria e di contestuale mancata dichiarazione sostitutiva da parte dei genitori.
Holzeisen non ha dubbi che l’obbligo di mandare il proprio figlio alla scuola dell’infanzia o di svolgere attività educative conformi alle rispettive indicazioni provinciali per le scuole dell’infanzia in Alto Adige sia incompatibile con l’obbligo vaccinale pediatrico. La Consigliera sostiene che le disposizioni della Giunta provinciale altoatesina sarebbero gravemente incostituzionali, perché la Provincia autonoma di Bolzano violerebbe i limiti e le sue competenze a scapito della popolazione altoatesina.
Senza giri di parole Holzeisen sostiene che la il Governo provinciale “non ha il diritto di minacciare di segnalare i bambini non vaccinati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni se non rispettano l’obbligo vaccinale pediatrico e i loro genitori non presentano la dichiarazione sostitutiva che svolgono attività educative con i propri figli che siano conformi alle rispettive linee guida quadro per le scuole dell’infanzia dell’Alto Adige, visto che non esiste una disposizione analoga – per buone ragioni di diritto costituzionale – a livello nazionale”.
La Consigliera, che è anche avvocato, puntualizza che secondo il diritto costituzionale i bambini non vaccinati non potrebbero essere esclusi dalla scuola dell’infanzia obbligatoria e i loro genitori non potrebbero essere obbligati a garantire (a proprie spese) che i loro figli ricevano un’istruzione conforme alle rispettive linee guida quadro per le scuole dell’infanzia in Alto Adige.
Consiglia ai genitori che desiderino mandare i loro figli alla scuola dell’infanzia pubblica, di iscrivere i loro figli entro i termini previsti e di astenersi dall’autodichiarazione richiesta in caso di bambini “non in regola con il piano vaccinale nazionale”, prevedendo che l’anno 2025 porterà il necessario chiarimento legale in merito all’obbligo vaccinale pediatrico che – a suo dire – violerebbe i principi della la ns. Costituzione.
Circa le eventuali segnalazioni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Bolzano, Holzeisen evidenzia che i Sindaci non avrebbero competenza per presentarle.