Diritto alla casa, non è diritto di pochi, sostiene con decisione il Gruppo Verde Alto Adige

L’abitare, in Alto Adige, è ormai un problema sociale urgente. Nonostante un numero di abitazioni superiore a quello dei nuclei familiari, il mercato immobiliare in provincia di Bolzano è caratterizzato da prezzi insostenibili, che obbligano le persone a destinare quasi la metà del proprio reddito alla casa.

“La situazione abitativa in Alto Adige è diventata critica. Vogliamo garantire una quota di alloggi a canone calmierato per sostenere il diritto all’abitare: un diritto essenziale che non può essere lasciato alla sola logica di mercato”, affermano i consiglieri provinciali Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer e Zeno Oberkofler. Per affrontare questa emergenza, infatti, i consiglieri provinciali Verdi hanno presentato un disegno di legge con l’obiettivo di aumentare l’offerta di alloggi in affitto a canone calmierato, destinando una parte significativa delle nuove costruzioni all’edilizia abitativa pubblica e privata per la locazione. Il ddl, che sarà discusso domani in commissione legislativa, è stato presentato nei suoi dettagli durante una conferenza stampa oggi, 5 dicembre.

Il disegno di legge prevede che nei cosiddetti “Comuni con esigenza abitativa”, tra cui Bolzano e Merano, il 25% delle nuove costruzioni destinate all’edilizia agevolata o a prezzo calmierato venga riservato alla locazione a canone provinciale. In considerazione dell’elevata domanda di alloggi in affitto a Bolzano, la proposta aumenta questa quota al 50% per il capoluogo.

La prima firmataria del disegno di legge, Brigitte Foppa, sottolinea l’importanza di una politica abitativa innovativa per la provincia di Bolzano: “In molte città europee, un’alta percentuale della popolazione vive in affitto a prezzi accessibili e questo garantisce flessibilità e sicurezza. È giunto il momento che anche in Alto Adige si rafforzi il mercato degli affitti, per rispondere in maniera più equa alle esigenze della nostra comunità.”

Inoltre, il disegno di legge propone che i costruttori privati siano obbligati a riservare un quarto delle abitazioni realizzate attraverso accordi urbanistici nei comuni con esigenza abitativa alla locazione a canone provinciale. Tale intervento consentirebbe un accesso maggiore al mercato degli affitti per i residenti, migliorando la situazione anche per i giovani e le giovani, spesso costretti a lasciare la provincia in cerca di abitazioni a prezzi più sostenibili.

Con questa proposta, il Gruppo Verde mira a trasformare lo slogan “abitazioni a prezzi accessibili” in una realtà concreta, offrendo nuove prospettive per un mercato abitativo che sia realmente inclusivo e sostenibile.

“Il diritto alla casa non può essere un privilegio di pochi”, conclude Brigitte Foppa

Foto. Brigitte Foppa, Zeno Untekofler