Se si inseriscono su Google, il motore di ricerca più noto su internet, le parole chiave avvocato cittadinanza italiana, si ottengono circa 130.000 risultati.
Tra i primissimi risultati, Google segnala lo studio di Susanna Tosi e il brand da lei fondato, denominato “avvocatocittadinanza.it”, premiandolo per l’esperienza e il valore delle informazioni che offre.
Visitando il sito dello studio professionale, emerge che l’avvocata Susanna Tosi e tutto il team di avvocatocittadinanza.it operano in tutta Italia, con sedi a Milano, Roma, Napoli, Torino, Firenze e Bologna, offrendo anche consulenze online.
Il 2 dicembre 2024 è prevista l’apertura di una nuova sede a Verona.
Avvocatocittadinanza.it vanta una lunga esperienza professionale nel settore forense, in particolare nel diritto della cittadinanza italiana.
Un ambito ancora poco approfondito, persino da molti professionisti: non è infatti previsto uno studio specifico di questo settore nelle università.
Il metodo “Cittadinanza senza rischi”, pionieristico in questo campo, è stato ideato dall’avvocata Susanna Tosi e, in 20 anni, ha consentito a migliaia di persone di ottenere la cittadinanza in modo rapido e sicuro.
Ad oggi, circa 18.000 persone si sono rivolte a lei e al suo team, spesso mosse dalla paura di non poter diventare italiane o scoraggiate dalla lentezza delle procedure.
Abbiamo chiesto all’avvocata Susanna quali siano concretamente i requisiti necessari per ottenere la cittadinanza italiana.
Susanna Tosi, con tono deciso, puntualizza che si può diventare italiani, ad esempio, per residenza, matrimonio o diritto di sangue.
Per i nati in Italia, questione al centro del dibattito politico, la cittadinanza è concessa d’ufficio, ma solo se il richiedente ha vissuto con residenza ininterrotta fino al compimento del diciottesimo anno d’età, oppure per almeno gli ultimi tre anni consecutivi prima della maggiore età. Nel primo caso sarà il Comune di residenza a contattare l’interessato, che potrà prestare giuramento presso l’Ufficio competente.
Incuriositi, abbiamo chiesto a Susanna Tosi quanto influisca la valutazione della Pubblica Amministrazione nella concessione del diritto di cittadinanza, alla luce dello spirito della legge che ne regola l’attribuzione.
Tosi non ha dubbi: chiarisce che non basta avere un reddito, una residenza o un certificato penale immacolato; è necessario dimostrare di essere una risorsa per l’Italia. Questo stabilisce la legge.
Sorge allora una domanda cruciale: chi decide quando e come si merita questo diritto?
L’avvocata, autrice del libro “Merito di essere italiano”, spiega che la decisione finale spetta allo Stato. Anche chi soddisfa i requisiti di reddito, residenza e assenza di precedenti penali può vedersi negare la cittadinanza italiana se non viene ritenuto meritevole.
Tosi sottolinea che le problematiche alla base di queste valutazioni sono complesse e che solo una squadra di professionisti qualificati è in grado di affrontare un iter così articolato e imprevedibile, evitando che la pratica si blocchi senza soluzione.
“Si consideri,” aggiunge Tosi, “che la domanda è presentata telematicamente e consiste in risposte standard a questionari prestabiliti. Non c’è modo di dimostrare, in questa fase, il percorso di integrazione del richiedente e, quindi, di provare di essere una risorsa per l’Italia, come richiesto dalla legge.”
Il metodo di Avvocatocittadinanza.it valorizza il percorso di integrazione dello straniero, presentandolo come una risorsa per lo Stato italiano. Questo approccio garantisce che lo Stato non avrà dubbi sul fatto che il richiedente meriti di diventare italiano.
Tale risultato è assicurato da una metodologia rigorosa: ogni pratica di cittadinanza è gestita da un’intera équipe di avvocati che si occupano di “diritto della cittadinanza italiana”.
Foto, Susanna Tosi