Ieri, giovedì 4 luglio a Merano negli spazi del parco Marconi in via Innerhofer 1 ha avuto luogo la presentazione del romanzo “Di fuga in fuga” di Claudio Calabrese edito da Praxis Edizioni Bolzano. La serata organizzata da Arci Bolzano e sostenuta da Strike Up, dalla libreria Alte Mühle assieme a Praxis Edizioni, è stata moderata dall’intellettuale e scrittore Mauro Sperandio alla presenza dell’Autore, che è riuscito a coinvolgere il pubblico assai interessato all’argomento trattato.
Mauro Sperandio colloquiando con l’Autore ha sottolineato con particolare attenzione i due piani di scrittura presenti nell’opera. In particolare il moderatore ha rilevato il tessuto colto che sostiene la narrazione con riferimenti dotti, come quella del Simonino di Trento intercalato con dialoghi a volte caratteristici del modo tipico di interloquire dei giovani di oggi sempre più lontani dalla lettura tradizionale.
“Di fuga in fuga” è un romanzo che si ispira alla letteratura impegnata perché ha lo scopo di sollecitare nel singolo il dovere morale di operare un cambio sociale in tema di diritti umani. Il protagonista del romanzo è Rayan Biker, marocchino di 32 anni giunto in Italia ad appena quattro anni assieme alla mamma Halima con documenti falsi. Dopo un breve periodo di permanenza nella capitale, madre e figlio si spostano a Trento dove Halima conosce Gennaro. Dalla relazione tra i due nasce Anastasia, la cui presenza metterà in disparte Rayan. Anastasia è cittadina italiana dalla nascita, Halima lo diventa grazie a Gennaro, mentre a Rayan non ci pensa nessuno. Il ragazzo si sente solo e isolato, capisce di dover contare solo sulle sue forze per raggiungere i suoi obbiettivi. Dopo tante traversie decide di farsi interprete di tutti coloro che come lui sono italiani di fatto ma non di diritto.
Foto, Claudio Calabrese e Mauro Sperandio