Per i Giardini di Castel Trauttmansdorff approcciarsi alla sostenibilità in modo efficace rappresenta una questione fondamentale: i Giardini stessi sono, infatti, un hotspot di biodiversità e un habitat prezioso per molti insetti e animali. Al loro interno, sono stati individuati circa 344 diversi tipi di insetti visitatori di fiori, 111 dei quali erano specie di api selvatiche.
Inoltre, ogni anno i giardinieri distribuiscono migliaia di vermi in tutta la superficie dei Giardini. Questi aerano il terreno, consentendo alle piante di estendere le radici più in profondità nel terreno e di assorbire meglio i nutrienti.
Sono diverse le modalità con cui i Giardini rafforzano l’approccio sostenibile: un impianto a cippato riscalda la struttura durante l’inverno e il sistema di compostaggio produce materiale compost, che viene arricchito con microorganismi vivi e biochar, il carbone vegetale che si ottiene dalla pirolisi (decomposizione termochimica in assenza di ossigeno), di diversi tipi di biomassa vegetale.
Questo anche grazie alla scelta, mantenuta con coerenza dal 2019, di non utilizzare più alcun pesticida chimico o biologico; la squadra di giardinieri fa affidamento, infatti, su una manutenzione che si concentra sul rafforzamento delle piante e sulla cura di un suolo sano, vivo e ricco di microorganismi. I giardinieri si servono quindi di concimi organici, di estratti di piante, di tè di compost e di microorganismi: trattamenti che rendono il suolo vitale e le piante forti, resistenti e quindi meno soggette alle malattie.
Nel 2021, a conferma della bontà dell’orientamento definito e grazie ai risultati raggiunti, i Giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati insigniti del premio “European Award for Ecological Gardening” dall’associazione “Natur im Garten”.
Obiettivo dei Giardini di Castel Trauttmansdorff è di fungere da modello per il giardinaggio ecologico e di motivare le persone e le varie realtà a rinunciare all’uso di pesticidi, sperimentando in prima persona il rafforzamento delle piante con metodi sostenibili.
Nel momento in cui per curare il giardino si decide di rinunciare all’uso di antiparassitari chimici di sintesi per passare all’impiego di altri mezzi per l’irrobustimento delle piante, ci si deve armare di pazienza e di perseveranza. Potrebbe succedere, infatti, che una siepe di rose perisca sotto l’attacco dell’oidio, oppure che le foglie della vite si affloscino tristemente. Per riuscire a comporre il preparato giusto, che assicuri condizioni di crescita ottimali alle piante, a volte si può impiegare un po’ di tempo.
Tuttavia, nel momento in cui il ricostituente avrà fatto il suo effetto, arriverà la soddisfazione e il pensiero che ne è valsa la pena: il risultato sarà un giardino o un balcone abitato da piante forti, libero da pesticidi nocivi e in armonia con la natura.
Inoltre, se l’obiettivo è di rinunciare agli antiparassitari, bisogna ricordare che non è sufficiente intervenire unicamente sul rafforzamento delle piante, ma è necessario prestare attenzione anche alla salute del suolo, alla scelta delle piante più adatte, alla messa a dimora nel luogo più appropriato e alla capacità di attrarre tanti e diligenti insetti utili.
Foto/c-Karlheinz Sollbauer