Educazione alla affettività e alla sessualità contro la violenza sulle donne, affermano i Verdi in Consiglio provinciale a Bolzano

Nel 2023 l’Italia è stata scossa da quasi 100 femminicidi. La violenza di genere fa purtroppo ormai parte della vita quotidiana. Esistono diversi approcci per contrastarla. Tra questi ci sono la prevenzione e l’educazione. In quest’ottica, il gruppo consiliare dei Verdi chiede l’introduzione di un’educazione emotiva e sessuale obbligatoria nelle scuole altoatesine, condotta da esperti esterni, come richiesto in occasione dell’ultima Marcia delle Donne.
Un’altra proposta si rivolge al mondo degli anziani: si dovrebbero raccogliere dati sulla sessualità in età avanzata per meglio comprendere e affrontare le esigenze degli anziani e le loro esperienze di violenza.
“Con l’educazione emotiva e sessuale, i bambini e i giovani imparano a riconoscere e comprendere i propri sentimenti e ad agire di conseguenza. L’obiettivo è rompere i modelli di violenza e costruire una cultura del rispetto e dell’autodeterminazione”, afferma Brigitte Foppa, prima firmataria della mozione.
“Purtroppo l’Italia è uno dei pochi Paesi in cui l’educazione sessuale non è obbligatoria. La risoluzione proposta si basa sulle raccomandazioni dell’ONU per un’educazione sessuale completa, che include temi come il consenso, il rispetto e l’autodeterminazione fisica oltre alla salute sessuale”, hanno dichiarato Foppa, Rohrer e Oberkofler. Sperano in un ampio sostegno del Consiglio a questa importante risoluzione .
“È giunto il momento di agire, di fissare e rafforzare la prevenzione alla violenza di genere”, sono convinti i consiglieri provinciali dei Verdi.

Foto. Brigitte Foppa@BuogiornoSüdtirol.it