Tra il clangore delle armi e gli intrighi della politica, esplode il vitalissimo amore di Antonio e Cleopatra, eroi che eccedono ogni misura per affermare la loro infinita libertà. Valter Malosti e Anna Della Rosa interpretano il capolavoro di William Shakespeare nella Sala Grande del Teatro Comunale di Bolzano dall’8 all’11 febbraio (giovedì h. 20.30; venerdì e sabato h. 19 e domenica h. 16) nell’ambito della stagione del TSB. “Antonio e Cleopatra” è uno spettacolo di Malosti che ne cura la regia e l’interpretazione di Antonio. Scritto tra il 1607 e il 1608 in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, questo dramma gioca con l’alto e il basso, la storia, l’eros e il potere. Antonio e Cleopatra, quindi, sono gli straripanti protagonisti di un’opera basata sulle opposizioni: maschile e femminile, dovere e desiderio, letto e campo di battaglia, giovinezza e vecchiaia, antica verità egiziana e realpolitik romana. Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano vanno oltre la ragione e ai giochi della politica. Inimitabili e impareggiabili, neanche la morte li può contenere.
Ad affiancare Della Rosa e Malosti in scena troviamo Danilo Nigrelli, Dario Battaglia, Massimo Verdastro, Paolo Giangrasso, Noemi Grasso, Ivan Graziano, Dario Guidi, Flavio Pieralice, Gabriele Rametta e Carla Vukmirovic. Questo colossal teatrale che ha recentemente debuttato in prima nazionale a Bologna, nasce da una coproduzione tra Teatro Stabile di Bolzano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e LAC Lugano Arte e Cultura. «Di Antonio e Cleopatra – racconta Malosti, qui nella duplice veste di regista e interprete – la mia generazione ha impresso nella memoria soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, della coppia hollywoodiana Richard Burton – Liz Taylor. Ma su quest’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, su questo meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, per più di uno studioso, a dimostrarne la profonda complessità, l’ombra del nostro grande filosofo Giordano Bruno: un teatro della mente che esige un nuovo cielo e una nuova terra». Le scene sono di Margherita Palli, i costumi Carlo Poggioli, il disegno luci Cesare Accetta, il progetto sonoro GUP Alcaro, la cura del movimento Marco Angelilli e il maestro collaboratore Andrea Cauduro.
I biglietti per tutte le recite sono acquistabili online tramite il sito teatro-bolzano.it e l’applicazione del Teatro Stabile di Bolzano e alle Casse del Teatro Comunale di Bolzano (Piazza Verdi, 40), aperte dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.00 ed il sabato dalle 15.30 alle 19.00. Il giorno della rappresentazione a partire da un’ora prima presso le casse dei rispettivi teatri.
Foto di scena/c-Tommaso Le Pera