“SALVIAMO LE DOLOMITI”: OLTRE 9MILA FIRME PER SALVAGUARDARE IL GRUPPO DEL SASSOLUNGO IN PERICOLO

In pochi giorni ha superato quota 9mila firme la petizione online lanciata su Change.org da “Salve the Dolomites – Nosc Cunfin” per salvare il Gruppo del Sassolungo dalla privatizzazione. “Il possente Sassolungo, a forma di diamante, troneggia nel cuore delle Dolomiti e insieme ad altre cime forma il cosiddetto Gruppo del Sassolungo. Questa meraviglia della natura – un atollo fossile unico nel suo genere – è uno straordinario bene collettivo che purtroppo sta seriamente rischiando di finire nelle mani di alcuni investitori privati con l’unico obiettivo di cementificare e trarre profitto”, si legge nella petizione.

“L’incubo sta diventando realtà: l’avvio dei lavori che sconvolgeranno quest’area è imminente e stiamo parlando dei Piani di Cunfin, ai piedi del Sassolungo, una zona che garantisce acqua potabile per 7mila abitanti, con zone umide ad alta biodiversità e che rappresenta un habitat per flora e fauna sotto tutela”, spiegano i promotori dell’appello. “Ciò che lascia allibiti è la costruzione di un nuovo impianto di collegamento in questa natura unica e incontaminata, che impatterebbe molto negativamente su quest’area. Il progetto Val Gardena – Alpe di Siusi – Ronda attirerebbe ancora più turisti. Basti pensare che nel 2022 queste aree sciistiche, con 4 milioni di pernottamenti, rientravano già tra le mete turistiche più frequentate dell’Alto Adige.”

“Ma non è tutto”, proseguono gli autori della campagna online. “Nell’aprile 2023 è stato presentato all’Ufficio pianificazione territoriale un progetto per il rinnovo della bidonvia che porta alla Forcella del Sassolungo. Il relativo progetto porterebbe a una capacità più che raddoppiata e la stazione a monte, posta nel cuore del massiccio, dovrebbe diventare quasi quattro volte più grande rispetto all’attuale. Questo significa che dovrà essere tolta una parte di parete rocciosa e rimossi parecchi metri cubi. Il progetto sarà inoltre sovvenzionato con minimo 45% di fondi pubblici: un incredibile favore per gli investitori a spese della popolazione e dell’ambiente.”

“Dopo 3 anni di lotta instancabile da parte del gruppo Nosc Cunfin”, concludono gli autori dell’appello, “è finalmente arrivato un piccolo segnale da parte del governo altoatesino. A settembre il governo ha deciso di sostenere un processo partecipativo nelle comunità interessate per la tutela dell’area, il che non significa che il gruppo del Sassolungo sarà davvero protetto. Pertanto, chiediamo un SÌ definitivo alla tutela del gruppo del Sassolungo nell’ambito di un parco naturale – una decisione attesa da tempo – e un NO deciso alla costruzione di nuove opere infrastrutturali in quest’area, unica nel suo genere insieme al paesaggio alpino circostante.”

LINK ALLA PETIZIONE: www.change.org/p/save-the-dolomites-gruppo-del-sassolungo-in-pericolo-langkofelgruppe-in-gefahr