È la notte tanto attesa: tra fasci di luce pulsanti e beat martellanti si scatena il clubbing di Transart, una lunga serata in cui ballare al ritmo della musica elettronica d’avanguardia. Nella penombra di suggestivi capannoni industriali prende spazio il mondo musicale sotterraneo e notturno che è tra le più caratteristiche espressioni della cultura contemporanea.
La giornata del 16 settembre comincia già al mattino alle ore 11:00 all’Oasie di Transart, nel parco di Villa Gasteiger (Ex-Enel), con un talk che vedrà il giornalista Emiliano Audisio di Wired Italia conversare con Alain Mongeau, fondatore e direttore di Mutek, l’organizzazione con sede a Montréal dedicata all’esplorazione e alla promozione della creatività digitale e della musica elettronica. Questo festival è un punto di riferimento essenziale per il Nord America ma la sua influenza si estende in tutto il mondo grazie ai suoi eventi a Città del Messico, Barcellona, Tokyo, Buenos Aires e in piccola parte anche qui a Bolzano, dove Mutek porta una selezione dei suoi migliori artisti e artiste ormai da diverse edizioni.
Si entra poi nel vivo del programma della giornata con un concerto che prende la forma di un’escursione estiva nei luoghi storici della villeggiatura estiva altoatesina. Il progetto di musica contemporanea Inaudito/Unerhört invita tutto il pubblico nella località di Maria Assunta sul Renon, nelle storiche residenze estive dolcemente ombreggiate dai boschi, per ascoltare musica in parte mai udita prima ma anche alcuni capolavori del recente passato, il tutto incentrato per la prima volta sulla voce umana, lo strumento più intimo. L’appuntamento è alle 14:30 presso la Chiesa di Maria Assunta (si consiglia l’utilizzo della funivia). Con il titolo Voices il concerto farà risuonare per due ore e mezza tra gli antichi muri decorati, partiture destinate alla voce e pochi altri strumenti.
Protagonista sarà l’ensemble vocale Cantando Admont, di Salisburgo, particolarmente apprezzato e ospite in diversi festival a livello globale. La vocazione dell’ensemble è quello di dare un nuovo impulso alla musica vocale contemporanea partendo però da un’approfondita conoscenza della tradizione storica. Sotto la direzione di Cordula Bürgi si esibiranno i soprano Elina Viluma-Helling e Johanna Zimmermann, il contralto Cornelia Sonnleithner, i tenori Hugo Paulsson Stove e Bernd Lambauer, il baritono Matias Bocchio e il basso Ulfried Staber. Al coro si aggiungono il trio di corni alpini di Balthasar Streiff e le percussioni di Robyn Schulkowsky, oltre a Margherita Berlanda alla fisarmonica, Marco Sala al clarinetto, Alvaro Colas Leon al sassofono e Stephen Menotti al trombone.
In anteprima verrà anche eseguito l’ultimo brano della compositrice altoatesina Manuela Kerer, scritto per fisarmonica, dal titolo In The Depths Of My Being.
Dopo la frescura e il sollievo dei boschi del Renon è il momento di sudare, con MUTEK plays Transart-The Advanced Clubbing, a partire dalle 23:00 (open doors alle 22:00), presso il capannone di Pichler Projects in via Thomas Alva Edison 15 a Bolzano. La firma della serata è come sempre quella del celebre festival canadese diretto da Alain Mongeau, che porterà cinque nomi della scena internazionale a Bolzano. Dai paesaggi sonori e visual di T. Gowdy alla musica fluida e avvolgente di Patha du Prince, per poi passare al sound ammaliante e “sahariano” di Azu Tiwaline e al sapore caraibico delle miscele di Honeydrip, accompagnate dalle sperimentazioni video di Charline Dally.
É disponibile un servizio shuttle per il ritorno al termine della serata, per maggiori informazioni consultare il sito del festival.
I biglietti per tutti gli spettacoli di Transart sono disponibili online su www.transart.it, presso l’OASIE Transart in Via Dante 32 a Bolzano e alle casse del Teatro Comunale di Bolzano (Mar Ven: ore 14.30 – 19.00 / Sa: ore 15.30 – 19.00 info@ticket.bz.it / T 0471 053 800)