Bolzano. A Castel Mareccio risuonano le cantate di Alessandro Scarlatti con Harmonices Mundi

Claudio Astronio conduce Harmonices Mundi in un concerto alla scoperta della musica barocca napoletana dominata dalla figura d Alessandro Scarlatti. Il 18 agosto nella splendida corte di Castel Mareccio alle ore 20.30.

Un nuovo appuntamento con la musica antica e gli strumenti storici, alla scoperta di tradizioni musicali che hanno fatto la storia e che oggi possiamo riascoltare proprio come venivano eseguite un tempo, grazie allo studio e alla dedizione di chi si occupa di questi repertori.

Grazie alla rassegna Antiqua, a Bolzano da decenni ormai si ascoltano con passione grandi artisti del panorama internazionale e locale, in luoghi suggestivi e atmosfere musicalmente raffinate.

Il 18 agosto alle ore 20:30, ad eseguire partiture provenienti dal un lontano passato sono i musicisti di Harmonices Mundi, ensemble nato nel 1996 e da allora capitanato dal clavicembalista ed organista di fama mondiale Claudio Astronio, docente di tastiere storiche al Conservatorio di Trapani e musicista estremamente poliedrico – basti pensare alle svariate collaborazioni con Paolo Fresu, Maria Pia de Vito, Gianluigi Trovesi e Michel Godard.

Con lui il violoncellista Alessandro Palmeri – grande esperto di musica antica con all’attivo collaborazioni con grandi artisti come Savall, Kuiyken, Coin e Onofri per citarne alcuni – il chitarrista e tiorbista Piero Prosser ed infine il soprano Joanna Kilsowska.

Con questa piccola ma virtuosa formazione Harmonices Mundi dedica il programma, dal titolo Le due Sicilie, ad un momento preciso della musica barocca napoletana, un’epoca dominata dalla figura di Alessandro Scarlatti e di grande fortuna per un genere, quello della Cantata, che di questo concerto è protagonista.

L’universo che fa da contorno a queste note è quello di una Napoli al tramonto di un’epoca d’oro, quella del governo dei viceré spagnoli, già allora tra le capitali del turismo internazionale ed in bilico tra le tentazioni della modernità illuminista e la nostalgia di un recente passato. Una città di cui la musica è la costante scenografia in tutte le sue accezioni, sacre e profane.

In questo contesto Alessandro Scarlatti perfeziona e porta in auge un genere che nel secolo precedente si era definito nei suoi tratti essenziali: un canto monodico, un basso continuo e una struttura più o meno ripartita in arie e recitativi, non dissimilmente dall’opera che si era sviluppata parallelamente in quello stesso lasso di tempo.

Scarlatti scrisse un’enorme quantità di cantate, ne sono sopravvissute oltre 800, ma molte ancora sono poco eseguite o del tutto sconosciute. Harmonices Mundi eseguirà “Hor, che graditi horrori”, risalente all’incirca al 1690, e “O che mostro, ò che furia è lontananza”, del 1709.

Tra le due il programma prevede l’esecuzione di una cantata di Cataldo Amodei del 1685 “Sur l’ora che l’aurora”. Compositore meno conosciuto, Amodei fu ecclesiastico e ricoprì nel tempo alla corte di Napoli prestigiosi incarichi.

I biglietti per la lunga estate in musica del Bolzano Festival Bozen sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale in piazza Verdi 40 a Bolzano (Tel 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì 11–14 e 17–19, sabato 11–14.
I biglietti sono acquistabili online sul sito
 www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it

Foto, Klisowska/c-M Siergiejewicz