Bollette, migliorare destinazione dei crediti d’imposta, così CNA

“Bollette, migliorare destinazione dei crediti d’imposta”. La richiesta di CNA, insieme alle altre Confederazioni artigiane, è quella di concentrare i crediti sulle imprese che hanno subìto il maggiore impatto dei rincari energetici.
Corrarati: “A livello locale chiediamo ad Alperia di portare avanti il dialogo con le parti sociali, così da adattare le misure per famiglie e imprese alle oscillazioni di mercato” Rimodulare i crediti d’imposta per l’acquisto di energia, concentrandoli sulle imprese che hanno subìto il maggiore impatto dei rincari energetici. Lo hanno chiesto i rappresentanti di CNA, Confartigianato e Casartigiani, intervenuti in audizione sul Decreto Bollette davanti alle Commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera. Le Confederazioni considerano più utile ed efficace incrementare dal 10 al 20% l’entità del credito d’imposta prevista dal Decreto legge, destinandolo alle imprese in bassa tensione con potenza superiore a 16,5 kW, che oggi pagano l’energia il doppio rispetto al 2019. In questo modo si offrirebbe un concreto sostegno in grado di riportare gradualmente le aziende ad un regime di costi prepandemia. Un obiettivo che potrà essere raggiunto anche realizzando un intervento strutturale che trasferisca il gettito degli oneri generali del sistema elettrico, oggi pagati dalle imprese, ad una fonte diversa dalla bolletta elettrica, come peraltro auspicato anche da Arera. Inoltre, CNA, Confartigianato, Casartigiani hanno sottolineato la necessità di rendere permanente la cumulabilità degli incentivi per il risparmio energetico con i contributi concessi dalle Regioni e dalle Province autonome.
“Sul piano locale – spiega Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige – è importante dare continuità al confronto avviato in autunno tra le associazioni di categoria e Alperia. Dopo l’accordo siglato nei mesi scorsi, che ha permesso alle imprese nostre associate di alleggerire la bolletta, infatti, il mercato ha subìto nuove oscillazioni. Ecco perché dobbiamo proseguire il dialogo e essere capaci di ricalibrare gli accordi in modo flessibile, così da poter essere sempre sicuri che le nostre aziende e le nostre famiglie possano accedere ad una scontistica che permetta loro di recuperare liquidità”.

Foto: Claudio Corrarati, presidente CNA Trentino Alto Adige