Il tema dei crediti incagliati continua a tenere con il fiato sospeso tante aziende anche nella nostra regione. Sia a livello locale che a livello nazionale CNA tiene alta l’attenzione sul tema. Ogni giorno che passa si aggrava la situazione di migliaia di imprese in Italia e aumenta il numero di cantieri che si bloccano per l’impossibilità di portare a termine i lavori. Un concetto ribadito da CNA, insieme a Confartigianato, nell’incontro con il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, insieme al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. La Confederazione è tornata a sollecitare una soluzione efficace e definitiva. Secondo le due associazioni l’apprezzabile volontà del Governo di favorire la ripresa degli acquisti da parte del sistema bancario e assicurativo, sfruttando i margini esistenti di capienza fiscale, potrebbe non essere sufficiente a dare risposte positive agli artigiani e piccole imprese. Propongono una precisa perimetrazione dei crediti incagliati da più tempo e di minori dimensioni che potrà far emergere che lo stock ha dimensioni contenute e gestibili con un intervento diretto da parte dello Stato. “Alle nostre imprese sul territorio serve certezza. E in tempi rapidi”, così il presidente regionale Claudio Corrarati che prosegue: “L’altra priorità è quella ridefinire altrettanto velocemente il sistema degli incentivi per la riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli immobili, strumento fondamentale per centrare gli obiettivi della transizione energetica e per dare impulso alla crescita economica”. Nell’incontro con il vice ministro si è discusso anche delle possibili modifiche al Decreto Legge n. 11. In particolare, Confartigianato e CNA giudicano positivamente la disponibilità del Governo ad ipotesi di correttivi in materia di cedibilità dei crediti per gli interventi realizzati nelle zone del sisma e per quelli non assistiti da CILA in quanto di edilizia libera. Positiva la valutazione per quanto riguarda la fruibilità in un lasso temporale più ampio dei crediti oggi ripartibili in 4/5 anni e per l’applicazione del 110% per le spese sostenute sino al 30 giugno 2023 anziché 31 marzo 2023 per gli interventi su unità immobiliari unifamiliari.
Foto, Claudio Corrarati, presidente CNA Trentino Alto Adige