Climate strike a Bolzano, rabbia e speranza

Oggi migliaia e migliaia di persone in tutto il mondo sono scese in piazza per alzare la voce rivendicando giustizia climatica e per condannare la distruzione delle risorse naturali. Circa 500 persone hanno seguito l’appello di Fridays for Future South Tyrol (FFF) e si sono riunite per la manifestazione a Bolzano. Oltre a numerosi studentesse e studenti anche altri cittadini si sono uniti alla protesta. Un chiaro segno che la protezione del clima e la salvaguardia dell’ambiente sono diventati una preoccupazione centrale per le persone di tutte le età.
Piazza Matteotti è stata scelta deliberatamente come meta del corteo. Come noto, persone con tendenze neofasciste avevano recentemente deturpato due volte la statua di Matteotti, assassinato dagli squadristi nel 1924, con simboli nazifascisti. Un oltraggio decisamente condannato dai Fridays for Future, i quali hanno sottolineato la necessità di unire la protesta per il clima all’antifascismo, dato che coloro che portano avanti il pensiero fascistoide in Europa sono negazionisti circa cambiamento climatico.
Nonostante gli interventi delle attiviste e degli attivisti abbiano evidenziato la gravità della situazione climatica mondiale, questi ancora con entusiasmo e fiducia contiuano ad unirsi  per lottare per un futuro vivibile su un pianeta sano.
Per quanto riguarda l’Alto Adige, il corteo ha chiesto  l’attuazione coerente del piano climatico per raggiungere ad ogni costo gli obiettivi fissati, se necessario anche con misure impopolari a breve termine. Secondo gli attivisti in caso contrario si porrebbe gravemente a rischio il futuro delle giovani generazioni. Nel complesso, non è emersa solo la frustrazione per una politica troppo legata alle lobby e poco lungimirante, ma anche la speranza di riuscire a convincere sempre più persone della necessità di una profonda rivoluzione sociale ed ecologica dell’economia e della società, non solo in Alto Adige o in Italia, ma su tutto il pianeta.