La Uil Scuola Rua ricorda che: l’anno scolastico, nella scuola statale, è regolamentato dal Miur, pertando non è possibile “allungarlo” da parte d’enti regionali o provinciali. L’unica formula possibile è proporre una progettazione “estiva” che però è soggetta a votazione del collegio docenti, il vero motore della scuola italiana. Risulta pertando impossibile proporre allungamenti “dall’alto”, anche perchè va rimodulato l’orario settimanale dei docenti, ovviamente in accordo con le organizazzioni sindacali. “Soluzioni “altoatesine” sono impraticabili, ricordiamo che i docenti locali hanno 220 ore funzionali annuali contro le 80 medie nazionali” ricorda il segretario regionale Marco Pugliese. “Siamo difronte a problematiche complesse, sarebbe più intelligente la Provincia desse incentivi alle famiglie lavoratrici per pagare attività estive (che sappiamo essere onerose, quindi le famiglie non hanno su questo punto torto), in base al reddito o con formule simili. La soluzione reale è questa, sicuramente non allungare un anno scolastico con progetti privi di didattica e pedagogia, che sono le materie cardine per l’insegnnamento. Le famiglie hanno diritto ad avere una scuola di qualità, più che di quantità” conclude Pugliese.