Al via una ricca settimana di eventi per il Festival Antiqua: mercoledì 24 agosto ritorna a Bolzano la rockstar della musica antica Hopkinson Smith. Venerdì 26 agosto a Castel Mareccio Claudio Astronio e Stefano Molardi riveleranno il contenuto di una misteriosa scatola rinvenuta nella biblioteca di Dresda.
Il Festival Antiqua entra nel vivo con una ricca settimana di concerti. Mercoledì 24 agosto alle 20.30 si esibirà a Palazzo Mercantile Hopkinson Smith, considerato il più importante esponente della musica per liuto, Smith è nato a New York nel 1946, si è laureato con lode in storia della musica ad Harvard per poi trasferirsi in Europa nel 1973 e studiare liuto e vihuela. A metà degli anni Settanta, ha preso parte a numerosi progetti di musica da camera, tra cui la fondazione dell’ensemble Hespèrion XX, da cui è nata la sua decennale collaborazione con Jordi Savall.
Il programma presentato per il Bolzano Festival Bozen mette al centro l’esplorazione della musica italiana e francese risalente alle prime fonti stampate. Protagoniste saranno le opere di tre compositori di epoca rinascimentale come Ambrosio Dalza, Francesco Spinacino, Pierre Attaingnant, la cui storia musicale si perde nel tempo. I lavori di Spinacino e Dalza hanno in particolare un doppio primato: sono le prime composizioni per liuto solo giunte fino a noi e risultano essere le prime pubblicate da Ottaviano Petrucci, l’inventore della stampa musicale col sistema dei caratteri mobili, metodo di impressione che ebbe largo seguito in Italia fino al secolo XVIII.
Eseguire la musica antica significa conoscere in profondità i particolari sistemi utilizzati per scrivere la musica che nel corso dei secoli XVI e XVII venivano utilizzati per gli strumenti polifonici a pizzico e a tastiera. Come ha avuto modo di osservare lo stesso Hopkinson Smith, spesso gli errori del torchio di Petrucci si confondono con le intenzioni del compositore. Accade con le intavolature di Spinacino, e soprattutto con i suoi ricercari, pezzi strumentali del tardo rinascimento e del primo barocco altamente virtuosistici che hanno un andamento imprevedibile al punto che le geniali e bizzarre intuizioni del compositore potrebbero in realtà nascondere dei potenziali errori di scrittura.
Il secondo concerto del Festival Antiqua della settimana vede il suo direttore artistico, il musicista Claudio Astronio, e il direttore d’orchestra, clavicembalista, organista e musicologo Stefano Molardi svelare il contenuto di una “scatola misteriosa” ritrovata nella libreria di Dresda: un inedito manoscritto trascritto per due clavicembali dal compositore tedesco Gottlieb Haußstädler. L’appuntamento è per venerdì 26 agosto alle 20.30 a Castel Mareccio.
Il programma proporrà alcune delle pagine più apprezzate di Carl Philipp Emanuel Bach, i Concerti per cembalo concertato Wq 43, nella rara e inedita trascrizione approntata da Johann Gottlieb Haußstädler.
Foto, Claudio Astronio