Il Busoni Piano Festival prosegue la sua ricognizione delle più interessanti espressioni del pianismo internazionale portando a Bolzano una leggenda vivente: l’appuntamento è lunedì 08 agosto alle 20.30 all’Auditorium di Bolzano per scoprire il tocco inconfondibile di Arcadi Volodos.
Definito da The Independent “un poeta della tastiera senza pari”, classe 1972, di San Pietroburgo, dal 1996, anno del suo spettacolare debutto nell’Olimpo della classica, Volodos non smette di incantare le platee di ogni angolo del mondo. Il suo primo album, Piano Transcriptions, e l’eccezionale registrazione del recital Live at Carnegie Hall, come molte delle sue registrazioni successive, hanno ricevuto premi internazionali. I successi con le più grandi orchestre – dai Berliner Philharmoniker alle grandi orchestre di Londra, New York e Boston – lo hanno incoronato uno dei pianisti chiave della sua generazione. Consumato performer, da sempre i recital per pianoforte sono al centro della sua vita artistica; il suo repertorio include capisaldi della letteratura pianistica di ogni tempo come Schubert, Schumann, Brahms, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, Scriabin, Prokofiev e Ravel, assieme a opere meno note.
Gli autori romantici, Schumann e Schubert in particolare, sono da tempo oggetto di un’assidua ricerca ed è proprio a questi due compositori che è dedicato il recital di Bolzano.
Il programma si aprirà con la lettura della Sonata D 850 di Schubert, una delle poche opere per pianoforte pubblicate quando il compositore viennese era ancora in vita.
Del rapporto fra Volodos e Schubert il quotidiano austriaco Der Standard ha scritto: “Quando Arcadi Volodos interpreta Schubert, il tempo si ferma“. Volodos attraversa così il dedalo delle architetture schubertiane con il suo suono caldo e definito, restituendo un’interpretazione che intreccia virtuosismo, immaginazione, sentimento a una tecnica e un controllo senza pari.
La seconda parte del recital sarà invece dedicata a Schumann. Volodos ricostruisce con nitidezza le 13 miniature tratteggiate nei Kinderszenen, le brevi composizioni per pianoforte scritte nel 1838, alla vigilia del matrimonio fra il compositore con la pianista Clara Wieck: semplici scene di vita familiare, descritte attraverso il minor numero di note possibili. Il pubblico ritroverà in quest’interpretazione tutta l’inventiva del maestro tedesco: un omaggio alla bellezza, grazia e naturalezza di una delle pagine più note della musica romantica per pianoforte.
Complessa e articolata, invece, la Fantasia op. 17 rientra fra le opere più conosciute e note di Schumann. Pubblicata nel 1839, in origine era stata concepita per raccogliere, su iniziativa di Liszt, fondi destinati a un monumento a Beethoven per la città di Bonn. La composizione, strettamente legata anche ai suoi tormenti amorosi, rappresenta il tentativo di Schumann di scrivere qualcosa che potesse porsi accanto ai modelli venerati delle sonate per pianoforte di Beethoven. In questa Fantasia Schumann tentò appunto di far rivivere la grande forma, attualizzandola, con contenuti differenti. Volodos riporta in luce queste tensioni, senza forzature, pretenziosità, in naturalezza.
I biglietti per tutti i concerti del Bolzano Festival Bozen sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale di Bolzano (t. +39 0471 053800).
Le casse sono aperte secondo i seguenti orari: martedì – venerdì ore 11.00 – 14.00 e ore 17.00 – 19.00; sabato ore 11.00 – 14.00.
I ticket sono acquistabili online sul sito: www.ticket.bz.it e via email scrivendo a info@ticket.bz.it
Foto, Arcadi Volodos/c-Marco Borggreve