Con “Fuck Me(n)” la compagnia Evoè!Teatro indaga il cuore del tema maschile

Nuovo appuntamento con le Altre Tendenze del Centro Servizi Culturali S. Chiara, che venerdì 8 (alle ore 19) e sabato 9 aprile (alle ore 21) mette in calendario all’Auditorium Melotti di Rovereto una doppia serata nel segno della compagnia Evoè!Teatro.

Fuck Me(n)”, questo il titolo dello spettacolo prodotto dalla compagnia roveretana, con il sostegno del Centro Servizi Culturali S. Chiara, è tratto dai testi di Giampaolo Spinato (Il professore animale), Massimo Sgorbani (Tracce mnestiche di un padre di famiglia) e Roberto Traverso (Sunshine), adattati al teatro e diretti da Liv Ferracchiati. Lo spettacolo è stato realizzato con il patrocinio del Centro antiviolenza di Trento, coordinamento donne.

Fuck Me(n) è un allestimento agile prodotto dalla compagnia Evoè!Teatro, nato da tre distinti monologhi adattati a testo corale, in cui le tre voci che si alternano sul palco confluiscono in un unico flusso che costituisce il cuore del tema maschile. In scena sono presenti solamente i tre attori (Giovanni BattagliaEmanuele CerraPaolo Grossi) e i loro costumi, per dare voce e corpo a tre diverse tipologie di maschile tossico: un professore animale vittima della sua bulimia di sesso e potere (Il professore animale); un uomo devoto alla violenza e incapace di verbalizzare la sua frustrazione (Tracce mnestiche di un padre di famiglia); un padre che dichiara, sempre più apertamente, la sua intolleranza e gelosia nei confronti del figlio (Sunshine).

Un lavoro sperimentale sull’essere uomini, in cui «i personaggi appaiono a prima lettura tre mostri, disperati, senza luci. – come sottolinea il regista Liv Ferracchiati – Leggendo tra le righe, però, si può intravedere il percorso che li ha portati ad essere quel che sono, la storia di ognuno, infatti, emerge per contrasto. I carnefici, ingiustificabili in ogni caso, sono stati a loro volta vittime di un sistema culturale tramandato di padre in figlio. Bisogna che nascano nuovi padri e nuovi figli, che si interrompa la trasmissione di certi falsi saperi, occorre una liberazione anche se dolorosa. […] Bisogna spogliarsi delle maschere, scavare fino ad arrivare a noi, almeno tendere alla ricerca dell’autentico».

Per approfondire il lavoro portato in scena dalla compagnia Evoè!Teatro, è disponibile online (su centrosantachiara.it“Voci in sala”, la nuova sezione di podcast di approfondimento sugli spettacoli di Grande Prosa e Altre Tendenze, ideati, scritti e letti da Chiara Marsilli.

Ma l’offerta di spettacolo a Rovereto non finisce qui. Venerdì 8 aprile, infatti, al termine di “Fuck Me(n), in programma alle ore 19, l’appuntamento è al Teatro Zandonai (ore 20.30) con “Doppelgänger”, Premio Ubu come miglior spettacolo di danza 2021, prodotto da Compagnia Abbondanza/BertoniNerval TeatroArmunia/Festival Inequilibrio Un lavoro sul concetto di “doppio”, sulla dualità come differenza, sull’opposto che dà origine al mistero.

E per chi venerdì 8 aprile volesse assistere ad entrambi gli spettacoli, presentandosi alle Casse con il biglietto di “Fuck Me(n)” o di “Doppelgänger”, si avrà diritto ad una tariffa ridotta.