La rifondazione dell’autonomia, convegno a Trento

Convegno in presenza e via zoom promosso da Università di Trento (Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale) insieme a Provincia autonoma di Trento e Fondazione Museo storico del Trentino nell’ambito delle iniziative per ricordare il Secondo statuto della Regione Trentino-Alto Adige a cinquant’anni dalla sua approvazione.

Mercoledì 3 marzo dalle 14 – Palazzo della Regione, Sala di rappresentanza della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol

Giovedì 4 marzo dalle 9 – Aula Kessler del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, Università degli Studi di Trento

Inizia alle 14 di mercoledì prossimo, 3 marzo, e proseguirà con una seconda sessione il giorno successivo dalle 9, il convegno che riguarda uno dei momenti cardine della nostra autonomia regionale, l’approvazione di norme che permisero di superare una stagione caratterizzata da contrapposizioni politiche e istituzionali non di rado sfociate nella violenza. “Il Secondo Statuto della Regione Trentino-Alto Adige nella storia del regionalismo italiano” è il titolo scelto dagli organizzatori per riflettere su un tema, quello della convivenza tra maggioranze e minoranze, oggi tornato di drammatica attualità con l’invasione russa dell’Ucraina.

Due sessioni, la prima dedicata a “Il tempo della revisione statutaria 1961-1972” e la seconda incentrata sul rapporto “Tra centro e periferia: l’evoluzione del regionalismo repubblicano” per approfondire le caratteristiche di una stagione storico-politica fondamentale per la storia del territorio, rilevante per le implicazioni nazionali e internazionali che ebbe, citata anche in questi giorni ad esempio per la lungimiranza delle architetture istituzionali che seppe generare.

Ad Esther Happacher il compito di coordinare i lavori della prima giornata, con gli interventi di Francesco Bonini (Il centro-sinistra e il nuovo corso del regionalismo), Elisa Bertò (L’elaborazione del «Pacchetto»: tra storia e metodo dell’autonomia), Luigi Blanco (Il dibattito parlamentare e l’approvazione della riforma statutaria), Günther Pallaver, (La Südtiroler Volkspartei e il dogma dell’unità), Giuseppe Ferrandi (Le forze politiche trentine e il Secondo Statuto) e Gianfranco Postal, (Le norme di attuazione dello Statuto per l’Autonomia dinamica). E a Valeria Placidi la presidenza della seconda, dove lo sguardo si allargherà dal caso specifico al contesto, attraverso le relazioni di Giovanni Orsina (Crisi e trasformazione della politica italiana), di Marco Olivetti (La riforma del Titolo V:punto d’arrivo o punto di partenza?), di Marco Di Folco (La riforma del Titolo Ve le autonomie speciali), di Stefano Bruno Galli (Il regionalismo differenziato: principi ispiratori e sviluppi concreti), di Claudia Tubertini (L’evoluzione del sistema delle conferenze) e della stessa Esther Happacher (Autonomia e integrazione europea: spunti per il futuro).

Per assistere in presenza al convegno, fino ad esaurimento dei posti disponibili, sono necessari il Green pass rafforzato e la mascherina FFP2.
Il convegno può essere seguito anche online via zoom senza necessità di iscrizione. Il link è disponibile sulla pagina web del convegno