Alla presenza del Sindaco Renzo Caramaschi, del Vice Sindaco Luis Walcher, dell’Assessora comunale alla Cultura Chiara Rabini, del Vice Presidente della Provincia di Bolzano Giuliano Vettorato, del Commissario del Governo Vito Cusumano, dei rappresentanti nazionali e provinciali di ANPI e ANED e di numerosi rappresentanti di enti ed istituzioni pubbliche è stata inaugurata la mostra “Oltre quel muro – La Resistenza nel campo di Bolzano 1944-45” realizzata da Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi per conto della Fondazione Memoria della Deportazione.
In 26 pannelli vengono presentati per la prima volta decine e decine di documenti inediti che testimoniano di un’incessante attività clandestina che coinvolse centinaia di persone dentro e fuori il Lager di via Resia, in aperta sfida alle SS. Si tratta di fotografie, lettere e documenti reperiti in diversi archivi italiani e tra le carte personali dei familiari di molti ex deportati nel Lager.
A precedere gli interventi delle autorità alcune toccanti testimonianze e racconti di alcuni deportati nel Lager di via Resia letti da Flora Sarrubbo.
Una mostra documentaria bilingue realizzata da Dario Venegoni e Leonardo Visco dell’ANED i cui genitori si conobbero proprio nel Lager di Bolzano. “Una testimonianza di grande coraggio – ha sottolineato l’Ass. Rabini – da parte di persone che hanno aiutato molti a fuggire dal Lager e che hanno avuto un ruolo determinante anche nella Liberazione dal nazi-fascismo. Ringraziamo soprattutto per la Memoria costante riferita anche alla nostra Città, così gravemente colpita e ferita in quegli anni con orrori e crimini dovuti ad ideologie che dobbiamo ogni giorno rigettare e combattere”. L’Assessora alla Cultura, ha poi ricordato il grande impegno della Città di Bolzano attraverso il suo Archivio storico sui temi che si legano alla Memoria e questo sin dagli anni ’90. “E nostro compito custodire e valorizzare testimonianze e memoria della nostra storia e fare in modo che tutta la nostra comunità possa conoscere e ricordare”.
Guido Margheri presidente dell’ANPI provinciale ha detto che la mostra al Museo Civico rappresenta di fatto una sorta di sviluppo ideale dell’esposizione allestita al Teatro Comunale sulla persecuzione degli Ebrei. “Qui al Museo Civico si presentano di fatto due Resistenze: tutti coloro che si sono incontrati nel campo ossia gli oppressi semplicemente perchè nati Ebrei, Sinti, Rom oppure oppressi per religione o sesso e tutti coloro che si sono opposti e quindi sono stati riinchiusi per poi in molti casi essere deportati nei Lager di sterminio. Molti di coloro che si incontrarono in via Resia non si conoscevano, ma impararono a conoscersi per la comune lotta contro l’oppressione”.
Al Museo Civico allestita anche l’esposizione “Doni di Memoria all’Archivio Storico della Città di Bolzano” La storia del Lager di Bolzano emerge da molte fonti primarie donate all’Archivio Storico nell’ambito del progetto “Storia e memoria: il Lager di Bolzano”, avviato nel 1995. Da allora ad oggi sono state realizzate numerose videointerviste ed ex deportati, in collaborazione con la Città di Nova Milanese sono stati individuati, salvati, valorizzati e comunicati i luoghi cittadini legati alla storia della deportazione. Fitto è stato il dialogo con le Scuole e il territorio. Dalla ricerca storica sono nate numerose iniziative quali convegni, pubblicazioni, spettacoli teatrali e mostre. Intervistate, intervistati e i loro familiari hanno condiviso l’importanza di questo lavoro per la Memoria anche attraverso la donazione all’Archivio Storico di documenti originali in loro possesso. Testimonianze orali, documenti in carta e in tessuto raccontano una storia accaduta nel 1944 e nel 1945 a Bolzano, in via Resia.