L’inflazione mette a rischio i redditi fissi e le pensioni, Ebner segretario Cgil/Agb lancia l’allarme

Il segretario generale Spi/Lgr Alfred Ebner punta il dito, oltre che sull’inadeguatezza degli adeguamenti, sul fatto che i redditi da pensione, dal primo gennaio 2022, siano stati aumentati solo dell’1,7%, un valore che, in provincia di Bolzano, non copre l’inflazione tendenziale del 4%. Il sindacato esprime poi preoccupazione per gli aumenti delle bollette energetiche, non solo per l’elettricità, ma anche per la forte crescita del prezzo del gas.
Tra le misure utili, Ebner indica gli interventi sul fisco, congelando gli aumenti di salario o delle pensioni dall’Irpef, soprattutto se sono destinati a tamponare l’inflazione. Per il segretario Spi/Lgr “Va fatta una riflessione sulla politica monetaria per salvaguardare almeno in parte i risparmi dei cittadini, anche se potrebbe incidere sulla crescita economica”, commenta.
“Purtroppo questa tendenza dell’inflazione è destinata a durare. Interventi nel periodo breve sono senz’altro auspicabili, ma nel medio periodo dovremmo decidere tra un’economia che si alimenta dalla crescita dei consumi o su una sostenibile. Questo coinvolgerà ognuno di noi perché una conversione energetica non sarà comunque a costo zero. Forse dobbiamo incominciare a decidere cosa sia davvero irrinunciabile ed evitare tutto il resto”, conclude in una nota.

Foto, Alfred Ebner, segretario Cgil/Agb pensionati