Circa trecento persone si sono date appuntamento nella tarda mattinata di ieri, a Roma, dinnanzi al Ministero della Salute, in via Lungotevere Ripa, richiedendo un incontro con gli esponenti delle Istituzioni: “Chiediamo garanzie per chi ha subito reazioni avverse dopo la vaccinazione contro il Covid”. La manifestazione è stata promossa dall’UCDL (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà), fondata e presieduta dall’avvocato Erich Grimaldi. L’associazione intende dare voce a coloro i quali hanno subito effetti collaterali a seguito dell’inoculazione. Nonostante le fonti governative e una parte della comunità scientifica sostengano la sicurezza pressoché totale dei farmaci utilizzati per la profilassi contro il virus, si moltiplicano le testimonianze di chi segnala reazioni sospette. Nelle scorse settimane, fra l’altro, il fisico Mario Menichella aveva elaborato un articolo per la Fondazione Hume, realizzando “Una stima realistica degli effetti avversi dei vaccini anti-Covid e del rapporto rischi-benefici” (il link: https://www.fondazionehume.it/wp-content/uploads/2021/11/Articolo_effetti_avversi-85.pdf), giungendo alla conclusione che i vaccini avrebbero una loro utilità per gli Over 50 (le statistiche rivelano infatti che il 99% dei decessi per la malattia riguarda persone di età superiore ai 50 anni). Tuttavia chi osa manifestare dubbi e pone interrogativi sulla gestione della campagna vaccinale rischia la gogna mediatica. Se poi si tratta di un sanitario, addirittura provvedimenti disciplinari: vietato proferire parola. L’associazione dell’avvocato Grimaldi chiede trasparenza. “Reazioni avverse, lo Stato dov’è?”, recitava uno striscione. E, ancora: “Vogliamo garanzie per le reazioni avverse”. I manifestanti hanno tentato invano un dialogo con le Istituzioni, trovando la porta del Ministero sbarrata. Soli, nella ricerca di assistenza, vedono il loro appello all’ascolto respinto. Chi teme di avere subito una reazione avversa fatica ad ottenere gli accertamenti necessari da parte del sistema sanitario nazionale. Per costringere le persone alla puntura non ci sono invece limiti. Dalla sospensione dello stipendio alla negazione dei diritti inderogabili, fino alla cancellazione della dignità umana: tutto appare concesso. Quando, però, qualcuno lamenta una reazione le cose cambiano. Così l’avvocato Grimaldi: “Rifiutando un confronto con coloro che, fidandosi delle Istituzioni e della scienza, si sono vaccinati subendo gravi reazioni avverse, il Ministro della Salute conferma l’atteggiamento non trasparente del Governo che, addirittura, a questa fascia della popolazione non rilascia neppure il Super Green Pass, di fatto emarginandola. Uno Stato assente nei confronti di chi si è fidato della scienza ha fallito senza alcun dubbio e dovrà fornire delle spiegazioni innanzi alla magistratura”.
Foto/c-UCDL