Bolzano. MICHELE PLACIDO INTERPRETA DON MARZIO NELLA COMMEDIA “LA BOTTEGA DEL CAFFÈ”

Dal 4 al 7 novembre nella stagione dello Stabile di Bolzano Michele Placido interpreta “l’antieroe” Don Marzio, nobile napoletano frequentatore de “La bottega del caffè” uno dei maggiori capolavori di Goldoni. Lo spettacolo è ora portato in scena da tre grandi realtà produttive: il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Teatro della Toscana e Goldenart Production per la regia di Paolo Valerio. Moderna e complessa, ricca di ironie e acutezze, la commedia sviluppa le linee della sua fondamentale riforma drammaturgica, rinunciando alle maschere, definendo i caratteri, scrivendo i dialoghi – nonostante l’ambientazione veneziana – in lingua toscana. «Il luogo della scena, che non cambia mai, merita qualche attenzione: è una piazzetta nella città di Venezia. Di fronte vi sono tre botteghe: quella in mezzo è un caffè, quella a destra è occupata da un parrucchiere e l’altra a sinistra da un biscazziere…».  È lo stesso autore a descriverci nei “Memoires” la scena con perfetta unità di luogo. Questa pièce corale che vede Placido affiancato da Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido e Maria Grazia Plos è incentrata su un microcosmo attraverso cui Goldoni tratteggia uno sfaccettato affresco sociale e umano.
Di questo mondo – evocato dalle scene di Marta Crisolini Malatesta, dai costumi di Stefano Nicolao, dalle luci di Gigi Saccomandi e dalle musiche di Antonio Di Pofi – fanno parte Eugenio, un giovane mercante vittima della dipendenza dal gioco e la sua sposa che tenta di riportarlo sulla retta via allontanandolo dalla casa da gioco del cinico Pandolfo. Anche il nobile Flaminio sperpera i propri beni, contrastato dalla moglie Placida, mentre la ballerina Lisaura ignara di questo legame, spera di cambiar vita accanto a lui…Quante vanità, speranze, delusioni scorrono dunque davanti agli occhi di Ridolfo, il saggio proprietario della caffetteria e quante vicende arrivano all’orecchio malizioso di Don Marzio, nobile napoletano che sorseggiando il caffè osserva questo piccolo mondo e si diverte a manipolarne i destini. A questo personaggio Goldoni assicura una decisa e intrigante centralità. A proposito del carattere di Don Marzio, nei “Memoires” Goldoni scrive « (…) un chiacchierone maldicente, molto originale e comico. Uno di quei flagelli dell’umanità che preoccupa tutti quanti, infastidisce i frequentatori abituali del caffè». Se Ridolfo incarna i buoni principi borghesi e mercantili, Don Marzio si pone come antagonista, ma lo fa con notevole sottigliezza e fantasia: carpisce le confidenze e i segreti dei vari personaggi, capta notizie e non le verifica, ma le distorce a piacimento, tirando per un po’ le fila della trama… Finché l’intrigo non esplode a suo sfavore, per colpa di una sua ingenuità. Il malvagio viene punito, isolato dalla società veneziana, che intanto però ha mostrato le sue virtù assieme a parecchi lati oscuri. Lo spettacolo sarà in scena al Comunale di Bolzano giovedì e sabato alle 20.30, venerdì alle 19.00 e domenica alle 16.00. 
Gli abbonamenti “Stile libero” e i biglietti singoli sono in vendita presso le Casse del Teatro Comunale (mart-ven 11-14 e 17-19 e sab 11-14). I biglietti singoli sono in vendita anche on-line sul sito teatro-bolzano.it e sulla App Teatro Stabile di Bolzano (iOs e Android).

Foto di scena/© Simone Di Luca