Bolzano. Effetti traumatici dell’emergenza coronavirus, mozione del Gruppo Verde

La crisi Covid-19 non comporta soltanto gravi conseguenze di carattere economico, ma anche rilevanti aspetti legati alla salute. Con il protrarsi delle misure di contenimento, ai problemi di natura economi casi aggiungono ripercussioni psicofisiche – osserva il Gruppo Verde del Consiglio Provinciale di Bolzano –  dei quali finora si è parlato assai poco.

Sulla base dei risultati scientifici disponibili, anche i famigliari delle persone che hanno contratto il virus, benché non direttamente colpiti, sono vittime e soffrono non poco sul piano psicologico. Altresì il personale sanitario e coloro che offrono assistenza in queste  settimane stanno vivendo quotidianamente esperienze ai limiti del sopportabile.

Il lockdown può avere effetti traumatici su molti individui, a seconda delle situazioni soggettive in cui vengono a trovarsi. Ci si riferisce alle situazioni psicofisiche di ciascuno, perché le predisposizioni individuali sono diversissime tra le persone Per alcuni il solo obbligo di stare a casa può essere fonte di grande stress. Con l’isolamento sociale vengono a mancare alcuni meccanismi in grado di attutire disagi, il che risulta soprattutto problematico per le persone che convivono (o sono costrette a convivere) con famigliari aggressivi o sofferenti di depressione. L’isolamento e la mancanza di movimento possono aggravare ulteriormente la situazione.
L’isolamento prolungato può avere effetti negativi sui bambini piccoli, sulle persone afflitte da instabilità psichica, sugli anziani, sulle persone sole o affette da dipendenze, lasciando segni anche permanenti. A rischio sono inoltre le persone esposte a molteplici pressioni, come ad esempio le donne lavoratrici, gravate anche dal lavoro di cura in famiglia, oppure le persone che subiscono in modo costante il peso dell’incertezza del loro futuro. Queste non usciranno dall’esperienza Covid più forti (o resilienti), ma piuttosto sfibrate e indebolite dal prolungato e costante sforzo .
L’ondata di suicidi che si è verificata dopo la crisi del 2008 deve far riflettere, e a questa situazione bisogna anticipare per tempo le necessarie misure.
Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba e Hanspeter Staffler, i consiglieri Verdi del Consiglio provinciale, consapevoli di questa problematica complessa, ritengono che la valutazione di tutti questi aspetti e delle conseguenze anche gravi che possono derivare, debba essere argomento di una mozione da sottoporre alla Giunta Provinciale. I punti della mozione che hanno elaborato sono volti a:

1) ampliare in via preventiva i servizi per la salute mentale e psichica, rafforzando l’offerta in tutto il territorio provinciale anche al fine di raggiungere un numero maggiore di persone, riducendo i tempi di attesa e divulgando le offerte esistenti con mezzi idonei;

2) fornire a chi lavora nel sistema sanitario e nelle varie strutture sociali, compresi i volontari, misure di sostegno per aiutare queste persone nell’elaborazione dei traumi che si ritrovano ad affrontare;

3) fornire maggiore aiuto, supervisione e strumenti di intervisione (scambio e consulenza tra addetti) a coloro che lavorano nel sistema formativo;

4) di istituire e promuovere l’offerta di un pronto soccorso psicologico direttamente e facilmente accessibile.

In foto, Gruppo provinciale Verdi