L’offerente del Qatar avrà ora dieci giorni di tempo per versare la caparra ed entro il mese di giugno dovrà versare l’intera cifra di 4,5 milioni di euro, altrimenti l’offerta cadrà definitivamente.L’offerente in questione aveva versato solamente 500 mila euro e non aveva saldato entro i termini di legge i restanti 4,5 milioni. Pertanto alcuni giorni fa era stata emessa sentenza giudiziaria circa la chiusura del rapporto con l’imprenditore del Qatar.
Il successivo passaggio si era svolto ieri con la proposta concordata tra Sindacati, Provincia e Memc, per l’assunzione a tempo determinato alla Rem Tec di Merano degli ex dipendenti della Solland Silicon affinché svolgessero le operazioni di svuotamento della fabbrica. Ma l’accordo non è andato a buon fine perché gli operai fino a tarda notte hanno rifiutato di firmare per divergenze insanabili sui contenuti del contratto.
Poi è arrivato colpo di scena, allorché Provincia e il giudice fallimentare hanno proposto la dilazione temporale di dieci giorni all’offerente del Qatar. La fabbrica ancora non chiude e c’è il tempo per trovare un accordo.
“La sicurezza dell’impianto va garantita viene prima di ogni altro argomento e per questo motivo non si può staccare semplicemente la spina“, ha detto stamane l’assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, in una conferenza stampa nel corso della quale insieme a Arno Kompatscher è stato illustrato l’accordo.
Foto, Merano, Sinigo, complesso Memc