Bolzano. “Noi per l’Alto Adige” si presenta

“Sì a governare, ma non a qualunque compromesso”, 35 candidati di cui 13 donne e 3 nuovi cittadini.

Si presentano i candidati di “Noi per l’alto Adige”, la lista capeggiata da Ennio Chiodi che  definisce la formazione “l’unica novità politica di questa campagna elettorale”. Il padre nobile è il presidente uscente del consiglio provinciale di Bolzano, Roberto Bizzo (ex Pd) il cui nome per molto tempo era rimasto in forse – vedi i solleciti della Civica meranese, ora alleata con il PD– ma poi alla fine è entrato in pista. Lui stesso ne motiva la scelta: “Il nostro progetto – dice – è nato per unire, non per dividere”.
Una caratterizzazione strutturale della lista è la presenza di numerosi amministratori di realtà presenti su tutto il territorio altoatesino, dalla Bassa Atesina, alla valle Isarco, dalla Venosta alla Pusteria. Si veda Luigi Tava secondo capolista, assessore a Ora e Renato Stancher vicesindaco di Brunico nella terza postazione, ambedue prima di Bizzo, quarto in lista. ”Intento comune è di portare la nostra esperienza e di dialogare con tutti– spiega Chiodi – perché la nostra natura è lo stare in mezzo a tutto quello che al centro può convergere”. Obiettivo del progetto centrista di “Noi per l’Alto Adige” è governare con la Svp, “ma tutti sanno che non sarà facile impedire un’asse tra Volkspartei e Lega. Richiede coraggio non essere estremisti e stare al centro,” ribadisce Chiodi.
Ci ha pensato Bizzo a chiarire ulteriormente questo concetto Ricordando la sua fuoriuscita dal Pd ,“Non siamo quelli – dice Bizzo – che chinano sempre la testa, la convivenza funziona se i gruppi hanno pari dignità, e noi non siamo disposti a qualunque compromesso per entrare in giunta” dice ricordando di essere pronto a rifare le stesse scelte sulla toponomastica, quando respinse l’accordo proposto dalla Volkspartei.
Svarate le culture politiche di provenienza dei vari candidati. Numerosi i fuoriusciti dal Pd come la consigliera di Laives Debora Pasquazzo, il consigliere bolzanino Claudio Volanti, e Miriam Canestrini, vicepresidente a Oltrisarco, e Sepp Marino dal Burgraviato. Molti i volti nuovi, come quello del coordinatore Alessandro De Bertolini, tre i nuovi cittadini. Dalla sinistra eco sociale giunge Max Carbone e dalla rete antirazzista Olfa Sassi. Enrico Lillo e Stefano Cito provengono da esperienze di centrodestra. Benedetto Zito è stato sindaco a Bronzolo. Delle 13 donne, piene di entusiasmo, si è detto.

In foto, Noi per l’Alto Adige (immagine d’archivio 10 agosto 2018)