“Pretendiamo chiarezza subito sulla posizione E SU TUTTE LE MATERIE ELENCATE nella proposta Svp, non rinvii tattici alle discussioni dopo il voto. Gli elettori dell’Alto Adige devono sapere chi sceglieranno come propri amministratori prima del voto, non dopo”, è l’esortazione di Urzì a Lega e Cinque Stelle, dopo il rinvio della discussione sulla Autonomia da parte della Commissione consiliare per la modifica dello Statuto.
Sulla Autonomia integrale come condizione posta dalla Svp a Lega e Cinque Stelle per l’ingresso nella futura giunta le risposte fornite dal segretario locale della Lega Bessone e dal capolista dei Cinque Stelle Nicolini se appaiono al primo impatto dei timidi no sono al contrario” la porta spalancata all’inciucio post elettorale” che ormai sta prendendo forma come scambio, ossia competenze in cambio di poltrone. Questa il severo commento di Alessandro Urzì, consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore.“
Le parole del segretario della Lega locale Bessone – commenta Urzì – sono chiare: sì ad una autonomia più forte, ma no al passaggio come quello della sicurezza dalle mani di Salvini alla Provincia. Ma proprio il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico era escluso dalle richieste della Svp, assieme a poche altre materie come la politica estere o la Difesa. Quindi o Bessone parla solo per sommi capi (ma ci aspetteremmo un approccio più concreto e di contenuto sul futuro della nostra provincia da chi si candida a rappresentarci) o è un sì a discutere su tutto il resto: spoliazione della Regione, passaggio del fisco alla Provincia, delimitazione da parte della Provincia degli ambiti in cui lo Stato possa esercitare le sue competenze in Alto Adige. Su tutto questo nemmeno un parola da parte del segretario leghista di Bolzano.Anzi è porta aperta o spalancata alla trattativa su tutto, escluso sul Ministero degli Interni. Che non era in discussione”
Non da meno le dichiarazioni dei Cinque Stelle, che significano “porta spalancata alla trattativa, dopo il voto. Pretendiamo di sapere su cosa i Cinque Stelle sono pronti a cedere, ” afferma Urzì
Considerato che questo tema del trasloco di competenze dallo Stato alla Provincia sarà il primo scoglio politico della prossima legislatura, dirimente per la scelta delle forze che entreranno al governo provinciale, è di tutta evidenza che l’assenza di un chiaro stop ad ulteriori pretese “può significare che l’inciucio su un pacchetto di nuove concessioni al potere assoluto della Svp si materializzerà subito dopo le elezioni”. Pertanto Lega e Cinque Stelle trasferiranno la materia al voto della loro maggioranza alla Camera ed al Senato e le porte degli ex uffici di Tommasini e Bizzo si apriranno a Bessone e Nicolini. Uno scambio indecente sulla pelle degli altoatesini”.