Bolzano. Dimissioni Trentini, “Nessuno ha il diritto di essere ignorato?”

Nel pieno rispetto della scelta di Michela Trentini, dimissionaria dalla carica di direttrice generale dell’Azienda Servizi Sociali, il sindaco Caramaschi non condivide le motivazioni addotte dalla funzionaria che fra quattro mesi rientrerà in Comune dopo aver lasciato l’Assb. Della stessa opinione l’Assessore alle Politiche Sociali Sandro Repetto che non accetta le critiche della dimissionaria. In sintesi Michela Trentini accusa “l’assenza della Azienda dalle priorità della agenda politica comunale” con ritardi ingiustificati.
Anche Repetto prende atto delle dimissioni della Trentini, ma respinge i giudizi della funzionaria. “Rispetto la scelta , ma trovo poco credibili alcune critiche: per il sociale questa giunta si sta impegnando al massimo. Massimo è stato l’investimento nel rapporto di fiducia con la direzione di Assb, che sempre, da anni, si è sviluppato in modo costruttivo”. All’interno della maggioranza Claudio Della Ratta sollecita la revisione della governance in Assb. “E’ forse giunto il momento di sbloccare politicamente la revisione della governance, che prevede la presenza di un CDA con funzioni di controllo e programmazione. Uno snello Consiglio di Amministrazione – sostiene Della Ratta – che possa affiancare e supportare nelle scelte strategiche e di indirizzo i vertici ASSB e faccia da tramite e riferimento con l’Amministrazione comunale”.
Quello di Michela Trentini non è il primo abbandono di peso dalla pianta organica del Comune. Poco tempo fa hanno destato sorpresa le dimissioni polemiche del direttore dell’Archivio storico Hannes Obermair che motivava la sua scelta con la celebre dichiarazione di Hannah Arendt, “nessuno ha il diritto di obbedire“. “Ecco, nel mio piccolo,– dichiarava in un’intervista al quotidiano Alto Adige – quella frase vale anche per me…”.Ma se lo storico Obermair “non ha il diritto di obbedire”, la dirigente di Assb ”non ha il diritto di essere ignorata.”

In foto, Renzo Carmaschi, sindaco del comune di Bolzano e Sandro Repetto, assessore alle politiche sociali