Tranquilli, nessuna emergenza particolare, ma intanto tutte le forze di polizia aumenteranno i pattugliamenti notturni, la guardia di finanza fornirà una squadra di supporto, la Provincia metterà a punto progetti di prevenzione, il Comune scioglierà i limiti d’orario serale alla municipale e a livello nazionale si attiverà un numero di cellulare per la denuncia di atti di bullismo o violenza. Per essere di fronte a una situazione del tutto rassicurante il menù che esce dall’incontro odierno del Comitato di sicurezza è di quelli decisamente corposi. Verrebbe da dire quasi fuori sincro con la voglia di non drammatizzare.
In ogni caso è il prefetto Elisabetta Margiacchi a reggere bene il ruolo di gran cerimoniere di un tavolo che ha riunito il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, il presidente della Provincia Arno Kompatscher e una manciata di comandanti come d’uopo in questi casi. Oggetto della chiacchierata: la situazione di Bolzano bombardata da episodi di microcriminalità con più frequenza della pioggia agostana. Il primo pensiero, però, è quello di spegnere le braci. Il che con la pioggia si sposa anche bene. “Non c’è nessun tipo di emergenza e tutti sanno esattamente cosa fare” l’esordio del prefetto che ha spolverato l’incipit con il conforto di statistiche che vedono solo i furti in aumento nel capoluogo (il resto dei reati cala di circa il 6,4%). Detto questo, però, di qualcosa si è certamente discusso considerato che la contromossa, pur sapendo esattamente cosa fare, è quello di rafforzare decisamente la presenza sul territorio nelle ore piccole. “Avremo controlli più frequenti dalle forze di polizia, un servizio di sei ore fornito dalla guardia di finanza, il prolungamento del pattugliamento serale della municipale fino alle 2 nei weekend oltre a un servizio sms di denuncia di violenze su scala nazionale”. Piena sintonia da parte della Provincia con Kompatscher che, a distanza di tre giorni, ammorbidisce il volto arcigno mostrato martedì sul tema sicurezza. “Abbiamo già previsto un incontro tra gli assessorati competenti per vedere cosa si può realizzare al capitolo prevenzione, anche se tutto procede già bene”. O qualcosa è migliorabile oppure parleranno del sesso degli angeli.
Torna sulle carenze normative, infine, il sindaco Spagnolli che ha rimesso il focus su un sistema legislativo che impedisce non tanto una certezza della pena quanto perlomeno una forma di pena. E’ un problema statale, evidentemente, ma se non se ne discute in Commissariato di Governo è difficile ci si possa aspettare di risolverlo in un bar di via Resia. Almeno un’emergenza la concederanno. Normativa.
Alan Conti