Nicola Biasi torna protagonista al Merano Wine Festival e lo fa conquistando, per la seconda volta, il titolo di “Cult Oenologist”, l’esclusiva selezione ideata da Helmuth Köcher che riunisce i dieci migliori enologi italiani. Ancora una volta, Biasi è il più giovane del gruppo, confermando una traiettoria professionale che unisce competenza tecnica, sensibilità ambientale e una visione contemporanea del vino e dei suoi territori.
L’appuntamento, in programma venerdì 7 novembre al Kurhaus di Merano, si inserisce all’interno dellgiornata TasteTerroir – bio&dynamica, dedicata alle eccellenze della viticoltura sostenibile. Cult Oenologist non è solo un evento di degustazione, ma un percorso esperienziale che consente di incontrare da vicino i protagonisti dell’enologia italiana, scoprire i vini nati dalla loro consulenza e comprendere come tecnica, creatività e territorio possano fondersi in un racconto di eccellenza.
Durante la giornata, Nicola Biasi sarà presente con una selezione di vini provenienti dai territori in cui oggi porta avanti la propria attività di consulenza: dall’Oltrepò Pavese al Trentino, dal Collio alla Toscana fino alle Marche. Una panoramica che riflette il suo approccio all’enologia contemporanea, fondato su sostenibilità, precisione agronomica e valorizzazione del terroir.
«Ricevere nuovamente questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio» racconta Nicola Biasi. «Essere parte di questa selezione significa non solo essere riconosciuti per la propria competenza tecnica, ma anche per la capacità di interpretare il territorio e restituirlo in forma di emozione, sostenibilità e autenticità».
Il riconoscimento arriva in un anno particolarmente significativo per l’enologo friulano. Nel 2025, infatti, Vin de la Neu 2023 e Renitens 2024 hanno conquistato la Gold Award al Merano Wine Festival, mentre Vin de la Neu è stato nuovamente inserito tra i 50 vini rari della Guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso e premiato con i 5 Grappoli Bibenda. A completare il quadro, la selezione di Nicola Biasi tra i 100 vignaioli d’Italia nella guida curata da Luciano Ferraro e James Suckling per il Corriere della Sera, ulteriore testimonianza del suo ruolo di riferimento nella scena enologica nazionale.
Il 2025 è stato anche l’anno del debutto internazionale della sua rete Resistenti Nicola Biasi, con il lancio del Progetto Mosella: un’iniziativa nata nel cuore della Germania, in cui la nobiltà del Riesling incontra la sostenibilità del Johanniter per dare vita a un vino simbolo di innovazione, resilienza e risposta concreta al cambiamento climatico.
Dopo i recenti premi ricevuti da DoctorWine e Gambero Rosso per la vitivinicoltura sostenibile, il nuovo riconoscimento del Merano Wine Festival conferma Nicola Biasi come una delle figure più autorevoli e visionarie dell’enologia italiana contemporanea: un professionista capace di coniugare rigore tecnico e sensibilità etica, costruendo un linguaggio del vino che parla di futuro, di territorio e di rispetto per l’ambiente.
Foto Nicola Biasi
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