Toni Servillo e l’Orchestra Haydn diretta da Donato Renzetti inaugurano le stagioni dello Stabile di Bolzano con Oedipus Rex di Igor’ Stravinskij

Mercoledì 8 ottobre alle 19.00 Servillo e Renzetti presenteranno lo spettacolo nell’ambito di un incontro pubblico a ingresso libero e gratuito.

Dal 7 al 12 ottobre sul palco della Sala Grande del Teatro Comunale di Bolzano andrà in scena Oedipus Rex di Igor’ Stravinskij, un evento speciale che nasce dalla sinergia tra Teatro Stabile di Bolzano e Fondazione Haydn di Bolzano e Trento.

A quasi 100 anni dalla sua prima esecuzione che risale al 1927, Oedipus Rex, inaugura le stagioni dello Stabile bolzanino (martedì 7 ottobre, h. 19.00 anteprima riservata agli abbonati di Merano, Bressanone, Brunico, Vipiteno e Bassa Atesina; giovedì 9 ottobre h. 20.30; venerdì 10, sabato 11 h. 19.00 e domenica h. 16.00), mettendo nuovamente in relazione creativa due importanti istituzioni, divenendo il punto focale delle loro potenzialità artistiche intrecciando teatro di prosa e musica classica.

Su invito dello Stabile Toni Servillo, maestro del teatro e del grande schermo e recentemente premiato con la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia, condurrà il pubblico nella profondità del mito di Edipo, dalla sua cacciata dalla famiglia alla consapevolezza di aver assassinato il padre, fino alle drammatiche conseguenze del suo gesto.

Per l’occasione l’Orchestra Haydn sarà diretta da Donato Renzetti, tra i più importanti e stimati direttori d’orchestra della scuola italiana, e si unirà all’Ensemble Vocale Continuum guidato da Luigi Azzolini. Oltre a Servillo nel ruolo di narratore, il cast vocale comprenderà figure di spicco del panorama vocale internazionale, come il tenore danese Magnus Vigilius (Edipo), il contralto tedesco Katharina Magiera (Giocasta), il tenore Saverio Fiore (il pastore), il basso neozelandese Anthony Robin Schneider (Tiresia) e il baritono polacco Mateusz Ługowski (Creonte/ Il messaggero).

La composizione di Stravinskij risulta ancora oggi ambiziosa: un mito greco riadattato in francese dall’amico poeta Jean Cocteau e poi tradotto in latino come fosse un’opera sacra, cui si intreccia la scelta di un’audace forma tra opera e Oratorio, con l’intento di condurre l’ascoltatore verso una concentrata fissità drammatica. L’architettura musicale, poi, si ispira sia al repertorio sacro barocco, sia al sinfonismo romantico e non nasconde le tipiche cadenze ritmiche ossessive che tradiscono la modernità e lo spirito russo dell’autore.

Esule russo in Francia dal 1920, Stravinskij sentiva da anni il desiderio di comporre un’opera drammatica di vaste proporzioni su un soggetto antico e universalmente noto, d’intonazione tragica. Optò così per Oedipus Rex: «Desideravo lasciare la tragedia – sottolineò il compositore russo –, come tragedia, dietro l’opera. Pensavo di distillarne con ciò l’essenza drammatica per essere libero di concentrare maggiormente l’attenzione su di una drammatizzazione puramente musicale».

Per il libretto, Stravinskij decise di affidarsi a Jean Cocteau, di cui era amico fin dai tempi delle prime stagioni parigine dei Ballets Russes. Il compositore voleva che ci fosse sul palcoscenico solo il minimo indispensabile di azione. Una volta pronto, il libretto venne consegnato a padre Jean Daniélou perché lo traducesse in latino: scelta linguistica che aveva il grande vantaggio di offrirgli «un mezzo espressivo non morto, ma pietrificato e divenuto così monumentale da essere immune da tutti i rischi di scadimento nella volgarità». A fare da tramite tra la solennità dell’opera e gli spettatori è il Narratore, figura fortemente voluta da Cocteau che anticipa, nella lingua del pubblico, gli eventi dell’azione, rendendoli non solo più comprensibili, ma anche se possibile più tragici.

Oedipus Rex si compone di due atti, preceduti da un Prologo parlato e seguiti da un Epilogo. Nel libretto sono mantenuti i nodi essenziali della tragedia di Sofocle, ma le funzioni drammatiche sono in larga misura modificate e talvolta addirittura ribaltate: alcune parti sono drasticamente eliminate e altre che nella tragedia sono affidate a singoli personaggi vengono trasferite al coro che, nell’Oedipus Reximpiega le sole voci maschili, assume un ruolo decisamente attivo, e più nel senso di un Oratorio che di un’opera.

Mercoledì 08 ottobre alle 19.00 nella Sala Grande del Teatro Comunale il pubblico avrà la possibilità di partecipare al dialogo tra Toni Servillo e il Direttore d’orchestra Donato Renzetti.

L’incontro, moderato dal Direttore della Sede RAI di Bolzano Paolo Mazzucato, è a ingresso libero e gratuito e sostituisce quello precedentemente previsto per sabato 11 ottobre.

Gli abbonamenti alla Stagione 2025/2026 dello Stabile di Bolzano sono in vendita fino a domenica 12 ottobre alle Casse del Teatro Comunale di Bolzano in Piazza Verdi 40.

Da mercoledì 8 ottobre sarà inoltre possibile acquistare i biglietti singoli per tutti gli spettacoli in stagione. Le casse del Teatro Comunale di Bolzano osservano il seguente orario: mart- ven. 14.30-19.00; sab. 15.30 – 19.00 e sono aperte a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Informazioni: T 0471 301566 ; Info Ticket 0471 053800

Foto, Toni Servillo/c-Pinziello Social Word film Festival