L’Oktoberfest 2025 ha preso vita a Monaco di Baviera il 20 settembre confermando la città, se ce ne fosse stato bisogno, capitale mondiale della birra e della convivialità.
Milioni di visitatori affollano i grandi tendoni, attratti dall’atmosfera unica fatta di musica tradizionale, costumi bavaresi e litri di birra serviti nei celebri boccali da un litro.
L’apertura ufficiale è avvenuta, come da tradizione, con il rito dell’“O’zapft is!”, quando il Sindaco ha spillato la prima botte dando il via ai festeggiamenti.
Quest’anno non sono mancate le novità. Accanto ai sei storici birrifici di Monaco, alcuni stand hanno proposto selezioni di birre artigianali locali, un esperimento che ha incuriosito i giovani e gli appassionati.
Tra le curiosità, si stima che durante le due settimane vengano consumati oltre sette milioni di litri di birra e centinaia di migliaia di porzioni di specialità tipiche come i brezel, i würstel e lo stinco di maiale.
Non mancano le attrazioni del luna park, che ogni anno si rinnovano con giostre spettacolari capaci di attirare famiglie e turisti di tutte le età.
Un aspetto meno visibile ma fondamentale è il sistema di sicurezza, che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio modello organizzativo.
All’ingresso è consentito portare solo borse molto piccole, mentre zaini e valigie devono essere lasciati nei depositi ufficiali.
Sono vietati oggetti potenzialmente pericolosi come bottiglie di vetro o coltelli, mentre passeggini e bambini piccoli possono accedere solo in determinate fasce orarie per ridurre i rischi nelle ore di maggiore affollamento.
Dal 2025, inoltre, il Comune di Monaco ha introdotto sistemi digitali di monitoraggio dei flussi, con sensori e un’app ufficiale che segnalano in tempo reale le aree più affollate, permettendo di deviare i visitatori e garantire maggiore sicurezza.
Non mancano i controlli contro i borseggiatori, soprattutto nei pressi dei bancomat e sui mezzi pubblici, e ogni anno centinaia di tentativi di furto dei celebri boccali vengono fermati ai varchi di uscita, con multe salate per i trasgressori.
Tra i visitatori più affezionati ci sono gli italiani, che ogni anno partecipano in oltre mezzo milione, tanto da rendere l’Italia uno dei Paesi stranieri più rappresentati.
I weekend di maggiore affluenza sono noti come “Italiener-Wochenende”, quando Monaco si riempie di pullman, treni e auto provenienti da tutta l’Italia.
Non è raro sentire cori in italiano nei tendoni, e molti camerieri ormai conoscono frasi base per prendere ordinazioni nella nostra lingua.
Alcuni tour operator organizzano pacchetti lampo di 24 ore, con partenza notturna e ritorno la sera successiva, mentre la comunità italiana residente a Monaco spesso fa da punto di riferimento per i connazionali.
Questa presenza massiccia è diventata parte integrante del folklore della festa, al punto che i bavaresi la considerano una tradizione nella tradizione.
Non mancano però le critiche, soprattutto sui costi. Il prezzo di un boccale di birra ha superato i 15 euro, l’acqua e le bibite sfiorano i 12, mentre un mezzo pollo costa oltre 20 euro.
Una giornata media all’Oktoberfest può arrivare a 150 euro a persona, un conto che molti giudicano eccessivo per una festa nata come popolare.
Gli organizzatori giustificano i rincari con l’aumento dei costi energetici e del personale, ma le polemiche restano accese.
L’Oktoberfest rischia di trasformarsi da festa del popolo a evento sempre più esclusivo.
Un evento che unisce tradizione e modernità, capace di mantenere intatto il suo fascino storico pur aprendosi a nuove tendenze.
Non è soltanto una festa della birra, ma un simbolo culturale della Baviera, che racconta la sua identità al mondo intero con la stessa energia di sempre, arricchita ogni anno da nuove storie, curiosità e contraddizioni.