Il consigliere provinciale della Süd-Tiroler Freiheit, Bernhard Zimmerhofer, si dichiara soddisfatto per l’approvazione della sua mozione volta a una nuova regolamentazione dell’esposizione delle bandiere sugli edifici pubblici in Sudtirolo. La proposta, discussa nella seduta di giugno del Consiglio provinciale sudtirolese, è stata approvata a maggioranza, con solo due astensioni da parte dei Verdi.
L’obiettivo della mozione era quello di istituire una normativa autonoma sull’uso delle bandiere per il Sud-Tirolo, che tenesse conto delle particolari condizioni storiche e culturali del territorio. Zimmerhofer ha criticato il fatto che, proprio i recenti avvenimenti legati allo “scandalo delle fasce” a Merano, abbiano riacceso il dibattito sui simboli statali, dimostrando come il nazionalismo continui a imperversare anche nell’Europa del XXI secolo. Le attuali norme sull’esposizione delle bandiere non lasciano spazio al riconoscimento della nostra storia e identità tirolese. Attualmente, infatti, sugli edifici pubblici deve sempre essere esposto anche il tricolore italiano quando viene issata la bandiera del Tirolo.
Con la sua mozione, Zimmerhofer ha chiesto alla Giunta provinciale sudtirolese di adoperarsi presso il Governo italiano per modificare la legge del 5 febbraio 1998, n. 22, e il decreto del Presidente della Repubblica del 7 aprile 2000, n. 121. L’obiettivo: introdurre una normativa autonoma e contestualizzata per il Sud-Tirolo che consenta di issare la bandiera tirolese anche senza il tricolore.
In accordo con la SVP, la parte deliberativa è stata leggermente modificata, permettendo così alla maggioranza di approvare la mozione. Ora spetta alla Provincia avviare le trattative con Roma. In caso di esito positivo, in futuro le regole statali sull’esposizione delle bandiere dovrebbero valere solo nei giorni festivi statali, mentre per il resto sarà la Provincia stessa a decidere.
Foto, Bernhard Zimmerhofer