Dall’8 al 13 luglio torna Meranojazz

Il programma del Festival e dell’Accademia jazz è stato presentato quest’oggi (27 giugno) ai media nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l’hotel Aurora alla presenza dell’assessora alla cultura del Comune di Merano Antonella Costanzo, che ha ricordato come il “festival, giunto ormai alla soglia della sua trentesima edizione, abbia saputo negli anni evolversi intrecciando sempre nuove sinergie e diventando uno degli eventi musicali clou nel panorama musicale altoatesino. Una rassegna il cui successo, grazie anche alla preziosa collaborazione con l’associazione Muspilli, va di pari passo con l’Accademia di jazz mitteleuropea diretta da Franco D’Andrea, Ewald Kontschieder e Matteo Scalchi”.  

La cantante Dee Dee Bridgewater è senza dubbio l’attrazione principale del festival Meranojazz 2025 e la particolarità è che non solo terrà un concerto, ma anche una masterclass in qualità di docente. La tre volte vincitrice del Grammy Award è una delle voci più importanti della scena musicale contemporanea e la sua voce chiara e ricca di sfumature entusiasma sia gli appassionati di jazz che quelli di musica pop. L’11 luglio si esibirà al KIMM di Maia Bassa, a conclusione del programma concertistico meranese. Sarà accompagnata da un quartetto femminile che getta un ponte tra gli Stati Uniti e l’Italia. Spiccano nell’ensemble la bassista Rosa Brunello e la batterista statunitense Shirazette Tinnin, entrambe già note per progetti di rilievo e collaborazioni di prestigio. La formazione si presenta con un messaggio sicuro ed energico: “We exist!”

Da non perdere anche i due concerti di alto livello che precedono l’esibizione di Bridgewater, entrambi alle ore 21 al KIMM. Martedì 8 luglio suonerà il trombettista italiano Fabrizio Bosso con il suo quartetto “We4”, seguito – il 9 luglio -dall’americano Steven Bernstein, fondatore della cult band Sex Mob. Bernstein e il suo quartetto festeggiano quasi in contemporanea con il MeranoJazz il loro trentesimo anniversario. Bosso terrà inoltre una masterclass nell’ambito dell’Academy, insieme a docenti di fama come l’immancabile Franco D’Andrea e, per la prima volta nel team di docenti, il batterista Roberto Gatto.

Lo scambio culturale tra diverse aree geografiche e linguistiche è da sempre un aspetto centrale del MeranoJazz e della relativa Academy. Docenti provenienti da tutto il mondo, in particolare dall’area italofona e germanofona, sono al centro del lavoro pedagogico. Qui, nell’Europa centrale, viene riscoperto e rivitalizzato il potere unificante della musica afroamericana e dell’improvvisazione. La musica come esperienza uditiva e la musica come formazione sono i Leitmotiv sia del programma concertistico che dei workshop di Merano, entrambi elementi distintivi di MeranoJazz.

La direzione artistica e la direzione dell’Accademia rimangono in mani esperte: Vincenzo Costa per il festival, Franco D’Andrea, Ewald Kontschieder e Matteo Scalchi per i masterclass, le lezioni individuali e il lavoro d’insieme. Dall’anno scorso le due unità organizzative collaborano ancora più strettamente.

Il primo concerto, in programma martedì 8 luglio al KIMM, sarà tenuto dal quartetto di Fabrizio Bosso. Con lui sul palco ci saranno Julian Oliver Mazzariello (pianoforte), Jacopo Ferrazza (contrabbasso) e Nicola Angelucci (batteria). Bosso, solista d’eccezione di livello mondiale, si è conquistato un vasto pubblico anche grazie alla collaborazione con cantanti italiani come Sergio Cammariere, Raphael Gualazzi e Nina Zilli. Già a 15 anni ha completato gli studi al Conservatorio di Torino, nel 1999, a 22 anni, è stato premiato come “Miglior esordiente” al Top Jazz Voting e da allora ha pubblicato numerosi album. Con Mazzariello ha realizzato, tra l’altro, un tributo a Chet Baker e nel 2014 ha pubblicato l’album “Tandem”, con ospiti come Fiorella Mannoia e Fabio Concato.

Il 9 luglio seguirà l’esibizione del quartetto statunitense Sex Mob, diretto da Steven Bernstein, acclamato solista, compositore e arrangiatore. Con lui sul palco saliranno Briggan Krauss (sassofono contralto), Tony Scherr (basso) e Kenny Wollesen (batteria). Il quartetto ha recentemente accompagnato Laurie Anderson nel suo tour internazionale (2023-2024). Bernstein suona uno strumento insolito: la tromba a coulisse, che gli permette di riprodurre il suono di un trombone, spesso con un tocco umoristico. Bernstein è stato direttore musicale dei leggendari Lounge Lizards, ha diretto la band nel film “Kansas City” di Robert Altman, ha collaborato con il produttore Hal Willner (tra l’altro in un tributo a Leonard Cohen) e nel 2006 è stato nominato ai Grammy nella categoria “Best Contemporary Jazz Album” per l’album “Sexotica”.

Venerdì 11 luglio è in programma il concerto di Dee Dee Bridgewater con il suo quartetto “We exist!”: con Carmen Staaf (pianoforte), Rosa Brunello (contrabbasso e basso elettrico) e Shirazette Tinnin (batteria). Bridgewater affascina per la sua espressività, la sua versatilità e la sua disponibilità a reinventarsi musicalmente, sia nel dialogo con i suoi grandi modelli come Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, sia nell’approccio al repertorio pop contemporaneo. Per lei l’aspetto emotivo e narrativo è al centro dell’espressione musicale: “I giovani artisti dovrebbero imparare a raccontare una storia”.  (Dee Dee Bridgewater). Le musiciste al suo fianco sono compagne di lunga data e talenti di grande formato.

Altri punti del programma sono le jam session sulla terrazza dell’Hotel Aurora e i tradizionali concerti finali delle masterclass e dei workshop.

I workshop e le masterclass sono rivolti, come sempre, a studenti di tutte le età e livelli. Anche quest’anno, un mix di docenti affermati e nuovi insegnanti garantirà una rotazione biennale e una varietà di approcci culturali. Oltre ai nomi già citati (Bridgewater, D’Andrea, Bosso, Gatto), insegneranno:

  • Bebo Ferra (chitarra)
  • Francesca Bertazzo Hart (canto)
  • Kaya Meller (tromba)
  • Matthias Akeo Nowak (contrabbasso)
  • Andreas Marinello (sassofono e clarinetto)
  • Emanuele Filippi (pianoforte)
  • Maria Pixner (sassofono)

Particolare attenzione è riservata alle nuove leve: nel Teens’ Corner insegnano Maria Pixner, Sean Lucariello, Andrea e Alessandro Ruocco.

Il masterclass di Franco D’Andrea di quest’anno è dedicato a uno dei suoi temi preferiti, ovvero i “campi di intervalli”, ovvero le combinazioni di intervalli musicali con un alto potenziale per l’interazione e l’improvvisazione.

Le attività didattiche si svolgeranno dal 9 al 13 luglio e saranno suddivise in diversi ambiti: masterclass per musicisti avanzati, lezioni individuali, pratica d’insieme. Quest’ultima si concluderà tradizionalmente con un concerto finale degli ensemble degli allievi.

Nel 2025 si aprirà nuovamente una nuova finestra sulla pratica e l’improvvisazione in altre culture musicali. Il musicista Mohcine Ramdan dal Marocco terrà due sessioni: un’introduzione alla teoria e alla pratica dei ritmi nordafricani e gnawa al mattino e un workshop d’ensemble nel pomeriggio dal titolo “Gnawa meets Jazz”.

Sono benvenuti strumentisti e cantanti di tutti gli stili e livelli. La richiesta è alta, ma ci sono ancora posti disponibili. Il festival musicale multilingue e transculturale è sostenuto principalmente dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dal Comune di Merano, dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Bolzano, dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Bolzano e dalla Cassa Rurale di Merano.

L’associazione Muspilli collabora all’organizzazione con numerosi partner, tra cui le scuole di musica dell’Alto Adige, in particolare la Scuola di Musica di Merano, e l’Azienda di sioggiorno di Merano.

Informazioni e iscrizioni: www.meranojazz.it o tel. +39 348 7933 930.

I concerti al Teatro Kimm sono a pagamento. Il concerto con Dee Dee Bridgewater ha posti numerati. Prenotazione biglietti anche su www.meranojazz.it. Maggiori informazioni, biglietti e iscrizioni all’Accademia e ai concerti su www.meranojazz.itinfo@meranojazz.it.

Foto, da sinistra: l’assessora Antonella Costanzo, Matteo Scalchi, Rolf Klaus Friedrich e Ewald Kontschieder