Una serie di eventi presenta alcune aziende modello, operanti nel settore agricolo e in quello turistico, che hanno saputo dare vita a riuscite collaborazioni innovative.
Un coltivatore di cereali che fornisce i suoi prodotti a un panificio e ai ristoranti; un’agricoltrice e albergatrice che ha a cuore il benessere degli animali; uno chef che coniuga tradizione e modernità, proponendo una cucina fusion di alto livello: sono questi i pionieri e le pioniere che si sono presentati al recente evento “Ospite dai pionieri nella regione dolomitica Alpe di Siusi”. Quest’iniziativa fa parte di un ciclo organizzato da IDM Alto Adige, che propone esempi di riuscite e innovative collaborazioni tra turismo e agricoltura. La serie, che ha preso il via nel 2023, è giunta al suo secondo anno ed è promossa da Unione agricoltori (Bauernbund), Associazione Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV), Associazione Cuochi dell’Alto Adige (SKV) e da imprenditori, imprenditrici e operatori dei due settori. Partner dell’evento inaugurale del 2025, cui seguiranno ulteriori appuntamenti in autunno, è Alpe di Siusi Marketing.
In che modo turismo e agricoltura possono conoscersi meglio, al fine di collaborare più strettamente e sfruttare al massimo le sinergie? Quali sono gli esempi positivi da cui prendere spunto? La risposta di IDM a queste domande è “Ospite dai pionieri”, una serie di eventi a cui vengono invitate persone interessate di entrambi i settori e durante i quali alcuni coraggiosi precursori e precorritrici raccontano come hanno affrontato le proprie sfide e quali tendenze stanno introducendo nelle loro aziende. Il loro esempio vuole essere da ispirazione: un impulso a seguirne le orme e a intraprendere nuove strade insieme. Allo stesso tempo, ogni incontro – dove non mancano degustazioni e stimolanti discussioni – offre svariate opportunità di confronto, di allacciare contatti e di creare reti. Avviati due anni fa da IDM, questi appuntamenti hanno registrato subito il “tutto esaurito”.
«In passato, la stretta collaborazione tra agricoltura e turismo era la norma”, afferma Wolfgang Töchterle, direttore Marketing di IDM. “Il ristoratore o l’albergatore si riforniva direttamente da contadini e contadine locali o lavorava i prodotti del proprio maso, dando così vita a un ciclo locale sostenibile. Purtroppo, oggi questa consuetudine è andata perduta. Con la nostra serie di eventi vogliamo rilanciare la collaborazione intersettoriale, creando nuove basi da cui possano scaturire progetti sostenibili e innovativi, orientati al futuro, a vantaggio di tutti i soggetti».
Un esempio di situazione win-win è la cooperazione instaurata tra Klemens Villgrattner, agricoltore del Rosenwirtshof, Johannes Tratter dell’omonimo panificio e Monika Damian, titolare dell’Hotel Cyprianerhof, tutti di Tires. Quando, alcuni anni fa, Johannes ha suggerito di coltivare cereali in regione, Klemens è rimasto subito affascinato dall’idea: come ha raccontato nella prima edizione 2025 di “Ospite dai pionieri”, oggi, su una superficie di circa 12.000 m², ne produce diversi tipi, tra cui segale, frumento, grano duro, orzo e grano saraceno. Da quando ha preso il via questa iniziativa, Klemens può contare su un acquirente principale per i suoi cereali, il panificio Tratter, che utilizza il grano regionale per produrre il pane con una denominazione speciale. Queste pagnotte – chiamate “Von do” (“di qui”) – sono vendute allo stesso prezzo delle altre, così da invitare i clienti a scegliere consapevolmente la variante regionale. Ma sempre più spesso vengono riforniti anche ristoranti, come il Cyprianerhof, che non solo acquista il pane dal panificio Tratter, ma impiega nei propri piatti cereali quali frumento, orzo e segale. Secondo Monika Damian, la domanda di ingredienti locali da parte degli ospiti è in aumento; in questo caso, la comunicazione è fondamentale. «Sul sito internet e nel menu indichiamo la provenienza dei nostri prodotti», afferma. Insieme, i tre pionieri hanno così creato un ciclo regionale sostenibile da cui tutti possono trarre profitto.
Veronika Stampfer, agricoltrice dell’omonimo maso ad Aica di Fiè, è un’altra pioniera che ha partecipato all’evento e che dal primo minuto ha puntato sul benessere degli animali. Membro del comprensorio di Bolzano, nominata contadina dell’anno nel 2014, alleva circa 15 manzi e 100 maiali nel rispetto delle loro peculiarità. Dal 2005, partecipa al programma dello speck altoatesino, a garanzia dell’autenticità del prodotto: ciò implica che, al pari di tutti i maialini, anche le scrofe devono essere nate in Alto Adige. Lo stesso allevamento è soggetto a criteri rigorosi e la qualità della carne è assicurata soprattutto dall’alimentazione a base di fieno e cereali appositamente selezionati. Al maso Stampferhof, si producono – secondo la tradizione – speck, costine e vari tipi di insaccati. La combinazione tra allevamento rispettoso del benessere animale e qualità artigianale è stata già premiata con un riconoscimento da Gault&Millau.
L’evento si è degnamente concluso con la visita al ristorante gourmet Lampl Stube di Castelrotto, dove lo chef Marc Oberhofer e la sua brigata propongono tre distinti concetti culinari da un’unica cucina: il Lampl Stube stesso, il ristorante dell’Hotel Lamm e il Bistro Lamm. Oberhofer è particolarmente interessato ai prodotti di nicchia e di qualità dell’agricoltura altoatesina, con cui crea nuovi momenti di gusto regionale e, a questo scopo, si rifornisce da aziende agricole locali, cercando di acquistare il più possibile in qualità biologica. Il pesce proviene dal laghetto dell’hotel e, proprio come la carne, viene utilizzato “dalla testa alla coda”, puntando così su un consumo responsabile e sostenibile delle risorse. Il credo di Oberhofer – la cui filosofia culinaria è una fusione tra radici locali e cucina giapponese – è “Stay local or go global” e sembra essere molto apprezzato anche dagli esperti, essendogli valso tre forchette di Falstaff e due cappelli di Gault-Millau.
Al termine della pausa estiva, questa serie di eventi – che ha preso il via nella regione dolomitica Alpe di Siusi – proseguirà in autunno con ulteriori appuntamenti. Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.tourismut.com, dove è anche possibile registrarsi per i prossimi appuntamenti.
Foto/c-IDM / Jan Palma